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Kenya, una giornata nazionale per piantare 100 milioni di alberi
Il 13 novembre in Kenya è la Giornata nazionale per la crescita degli alberi. Lo ha annunciato il governo del presidente William Ruto, che ha indetto una festa speciale per la salute dell’ambiente e combattere la crisi climatica sempre più dilagante. Ciascun cittadino, giovando delle ferie dal lavoro, è invitato a coltivare due esemplari nel proprio terreno e a piantarne altri in aree pubbliche designate dagli esperti. Per la gestione dell’iniziativa è stata già lanciata un’app che funziona online per registrare specie, data e luogo di ciascuna piantumazione. «La risposta è stata sorprendente», ha spiegato ai media locali la ministra dell’Ambiente Soipan Tuya, confermando 2 milioni di iscrizioni sull’applicazione. «Invitiamo tutti i cittadini a partecipare».
Natural resources, particularly forests, play a crucial role in maintaining ecosystem balance, enhancing biodiversity and sustaining the livelihoods of people and communities across our country. #NationalTreePlantingDay pic.twitter.com/jU7f8uuerv
— William Samoei Ruto, PhD (@WilliamsRuto) November 13, 2023
Kenya, come funziona la Giornata nazionale per la crescita degli alberi
Il governo di Nairobi ha lanciato l’iniziativa nell’intento di piantare 15 miliardi di alberi entro il 2032. Spera così di conservare e tutelare i 10,6 milioni di ettari di foreste e aree naturali, sempre più a rischio per colpa del disboscamento e del surriscaldamento globale. Le autorità hanno pertanto messo a disposizione della cittadinanza 150 milioni di piantine nei vivai pubblici, dove ciascuno può ritirare gratuitamente fino a due esemplari. Il presidente in persona ha inaugurato la giornata a Makueni, nel Kenya orientale, mentre alcuni membri del gabinetto hanno guidato l’evento in altre aree della nazione. Entusiasta la popolazione, che può sfruttare un giorno di ferie in più. «Mi sono riunito con i miei colleghi», ha detto alla Bbc Wycliffe Kamau, studente di un villaggio vicino al fiume Athi. «Il livello dell’acqua sta calando e gli alberi sono stati abbattuti. Dobbiamo invertire il cambiamento climatico per i nostri figli».
It’s all systems go at Kiu Wetland in Makindu, Makueni County, the venue of Monday's National Tree Growing Day activity to be presided over by H.E the President @WilliamsRuto
Inspected the site this afternoon and commissioned the tree growing exercise in the company of host… pic.twitter.com/SSNdms1aHh
— Hon. Soipan Tuya CBS (@HonTuya) November 10, 2023
La piantumazione di alberi, come confermato dalla Cnn, sarà gestita tramite Jaza Miri, un’app mobile che consentirà alle autorità di registrare il numero delle piante, il luogo e la data in cui vengono allocate e persino la specie. È importante infatti scegliere l’esemplare giusto in base al clima per non rendere vano il tentativo già pochi mesi dopo l’evento. Non sono previste iniziative, per esempio, nel Nord-est del Kenya, dove forti piogge torrenziali hanno causato decine di vittime, provocato inondazioni e danneggiato le abitazioni. La ministra Tuya ha confermato che, data la positiva risposta della cittadinanza, si prevedono ulteriori giornate simili nel corso di novembre e dicembre. L’obiettivo è infatti quello di piantare fino a 500 milioni di alberi entro la fine dell’anno.
Deforestazione e crisi climatica, i problemi sono ancora tanti
A dispetto di una Giornata nazionale dedicata, la situazione delle aree naturali in Kenya rimane difficoltosa. Secondo un rapporto della Fao, la copertura forestale è diminuita dal 12 ad appena il 6 per cento nell’arco di 20 anni fra il 1990 e il 2010. Nel 2022, stando agli ultimi studi del Kenya Forest Service, si è registrata una netta inversione tendenza, che ha fatto salire il dato al 9 per cento. «Invitiamo tutti i cittadini a celebrare la festività nazionale», ha scritto l’ente su X. Il governo di Nairobi infatti spera di arrivare al 30 per cento entro un decennio, al fine di conservare la biodiversità e sostenere l’ambiente. A fronte di una ripresa importante negli ultimi 12 mesi, la crescente domanda di legname nella nazione ha contribuito fortemente allo sfruttamento dei boschi. Il 70 per cento del fabbisogno energetico dipende ancora dalla legna da ardere, dato alto nonostante sia inferiore alle vicine Tanzania e Uganda.