Juventus, manovra stipendi: ridotta l’inibizione di Agnelli da 16 a 10 mesi

La Corte di Appello Federale presieduta da Mario Luigi Torsello ha ridotto da 16 a 10 mesi l’inibizione di Andrea Agnelli, decisa dal Tribunale Federale Nazionale per la cosiddetta manovra stipendi. Lo apprende l’Ansa. La Caf ha infatti parzialmente accolto il ricorso dell’ex presidente della Juventus contro la squalifica, riducendo anche l’ammenda inflittagli da 60 mila a 40 mila euro. La palla adesso passa al Collegio di Garanzia del Coni per il terzo grado di giudizio.

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Si tratta della squalifica dello scorso luglio

L’inibizione di 16 mesi era stata comminata, insieme alla multa da 60 mila euro, il 20 luglio scorso. Il Tribunale federale nazionale, presieduto da Carlo Sica, ha deciso di condannare Agnelli anche per il secondo filone dell’inchiesta Prisma. L’ex presidente della Juventus ha subito impugnato la decisione e la Corte d’Appello gli ha dato ragione. Nelle motivazioni della sentenza si leggeva: «Il Collegio ritiene provata con ragionevole certezza la responsabilità del dott. Andrea Agnelli».

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