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Israele ordina l’assedio totale di Gaza
Israele ha dichiarato lo stato di guerra. Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha confermato su X di aver ordinato l’assedio completo di Gaza. «Niente elettricità, niente cibo, niente gas, tutto è chiuso», ha dichiarato. «Stiamo combattendo gli animali e agiamo di conseguenza».
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— ???? ???? – Yoav Gallant (@yoavgallant) October 9, 2023
Tel Aviv non esclude infiltrazioni anche dal Libano
Al confine con la Striscia continuano gli scontri con Hamas e Tel Aviv non esclude nuove infiltrazioni, anche dal Libano. Mentre i tank israeliani si dirigono verso Gaza, l’Idf ha richiamato 300 mila riservisti, il reclutamento più imponente e veloce della storia di Israele.
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Il bilancio aggiornato è di oltre 700 morti israeliani e 560 palestinesi
Il bilancio aggiornato dei morti israeliani è di oltre 700, 2.500 i feriti, tra cui molti in condizioni gravissime. Risultano ancora 750 dispersi. Tra le vittime dell’attacco di Hamas ci sarebbero almeno nove cittadini statunitensi e una decina di britannici. Un centinaio di civili, tra cui anche americani e tedeschi, sono ancora in ostaggio. Quattro di loro sarebbero morti nei raid aerei sulla Striscia. Mentre la Jihad islamica afferma di avere in mano almeno 30 israeliani. Sul fronte palestinese le vittime sarebbero 560, i feriti oltre 2.700. Secondo il ministero degli Affari Esteri palestinese, i bombardamenti israeliani hanno colpito anche due campi profughi di Gaza, il campo Al-Shati e quello di Jabalia: ci sarebbero diversi morti e feriti.

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Netanyahu sta negoziando con l’opposizione per formare un governo di unità nazionale
La coalizione del primo ministro Benjamin Netanyahu sta negoziando con il partito di opposizione Unità Nazionale per formare un governo di emergenza per tutta la durata della guerra. La minoranza ha però posto come condizione l’esclusione dall’esecutivo dei membri dell’estrema destra, il superministro per la Sicurezza Itamar Ben-Gvir, a capo di Otzma Yehudit il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, leader del Partito Sionista Religioso.
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L’Ue sospende gli aiuti al popolo palestinese
L’Ue ha sospeso gli aiuti destinati al popolo palestinese in attesa del riesame dei programmi di assistenza già messi in campo per un totale di 691 milioni. «La portata del terrore e della brutalità contro Israele e il suo popolo è un punto di svolta. Le cose non possono andare come andavano di solito», ha sottolineato il commissario Ue per l’Allargamento Oliver Varhelyi. Lo stesso aveva fatto l’Austria che congelerà aiuti per 19 milioni di euro.