Archivio
- Novembre 2024 (39)
- Agosto 2024 (1)
- Dicembre 2023 (73)
- Novembre 2023 (1333)
- Ottobre 2023 (1631)
- Settembre 2023 (1468)
- Agosto 2023 (1417)
- Luglio 2023 (1389)
- Giugno 2023 (441)
- Maggio 2020 (30)
- Marzo 2020 (94)
- Febbraio 2020 (1)
- Gennaio 2018 (10)
Israele ammassa truppe per l’offensiva da terra, l’Iran avverte: «La situazione potrebbe andare fuori controllo»
Sempre più drammatica la situazione nella Striscia di Gaza, da giorni sotto attacco da parte di Israele, che ha come obiettivo prioritario eliminare i combattenti di Hamas. Sono più di 2.300 i morti e quasi 10 mila i feriti, fa sapere il ministero della Sanità locale. Il bilancio è destinato a peggiorare, visto che Tel Aviv si prepara all’offensiva da terra e sono milioni gli abitanti in trappola. L’Idf ha attaccato più di 100 obiettivi militari nella notte tra sabato e domenica. E sta continuando ad ammassare truppe al confine. Ma avvierà «operazioni militari significative» solo una volta che i civili avranno lasciato la Striscia, assicura l’esercito israeliano, facendo tuttavia intendere che non aspetterà in eterno: «È davvero importante che la gente a Gaza sappia che siamo stati molto, molto generosi con il tempo. Abbiamo dato ampio preavviso, più di 25 ore».
«I residenti di Gaza non lasceranno mai la Striscia»
«I residenti di Gaza sono profondamente radicati nel loro territorio e non lasceranno mai. Abbiamo una solo una strada che è il diritto al ritorno alle nostre terre in tutta la Palestina», ha detto Ismail Haniyeh, capo politico di Hamas. In risposta all’ordine lanciato dalle forze di difesa israeliane al popolo palestinese affinché lasci Gaza in vista di un imminente attacco (aperto un corridoio umanitario dalle 10 alle 13), il ministero della Sanità ha comunicato che non abbandonerà i suoi ospedali «nemmeno se verranno demoliti sopra le teste» delle persone al loro interno. Intanto la Commissione Ue ha annunciato che triplicherà immediatamente gli aiuti umanitari nella Striscia, portandoli a 75 milioni di euro. Lo ha comunicato in una nota la presidente Ursula von der Leyen, dopo un colloquio con il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.
Ucciso uno dei responsabili strage nel kibbutz Nirim
Nei raid della notte su Gaza è rimasto ucciso uno dei responsabili della strage avvenuta nel kibbutz Nirim. Lo ha reso noto l’esercito israeliano: si tratta di Billal al-Kedra, comandante dell’unità di elite di Hamas nota come Nukhba. Si trovava nella zona di Khan Yunes, nel sud della Striscia. In questo attacco, condotto da aerei da combattimento, ha precisato il portavoce, «sono stati uccisi altri terroristi di Hamas e della Jihad islamica».
Iran, se Israele continua la situazione sarà incontrollabile
Israele ha risposto con colpi di artiglieria al fuoco proveniente dalle Siria, dopo che sono risuonate le sirene dell’allarme aereo nelle alture del Golan. Lo riferisce l’esercito. Continuano intanto le minacce da parte dell’Iran: «Se i crimini di guerra e il genocidio dell’apartheid israeliano non verranno fermati immediatamente, la situazione potrebbe andare fuori controllo e ripercuotersi su conseguenze di vasta portata», ha affermato la missione iraniana all’Onu. Teheran ha avvertito Israele in un messaggio all’Onu che risponderà se proseguirà la sua offensiva di terra nella Striscia di Gaza controllata da Hamas. Come «deterrenza contro azioni ostili a Israele» gli Stati Uniti hanno mandato una seconda portaerei nel Mediterraneo orientale.
Il terribile racconto dei medici legali israeliani
Corpi privi di braccia e piedi, un bambino decapitato, diffusi segni di torture e di stupro. È il terribile quadro descritto dai medici legali israeliani, che hanno raccontato ai giornalisti in quali condizioni sono state trovate molte vittime dell’attacco compiuto da Hamas il 7 ottobre. Lo riporta la Reuters. Circa 1.300 i corpi portati nella base militare di Ramla, in Israele, per essere identificati.