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Iran: morto in carcere Javad Rouhi, arrestato durante le proteste per Mahsa
Javad Rouhi, il manifestante iraniano arrestato e condannato a morte per aver partecipato alle proteste di piazza seguite all’uccisione della 22enne curda Mahsa Amini, è deceduto in prigione, come riportato dalla Bbc. In un primo momento i giudici in fase di processo avevano comminato la pena capitale a suo carico, ma nel maggio scorso la Corte suprema aveva annullato la sentenza rinviando il processo. Secondo la versione ufficiale il 35enne sarebbe deceduto per cure mediche inadeguate, in seguito a un ricovero per un attacco epilettico avvenuto in cella.
#JavadRouhi, a political prisoner who was sentenced to death for dancing in the street, was tortured to death by intelligence agents and the IRGC in prison. Remember the image of Javad dancing when you plan to negotiate with mullahs or do business with them.#MahsaAmini pic.twitter.com/WfUIrReUwp
— Amin Pouria ??? ???? (@mamadporii) August 31, 2023
Gli attivisti puntano il dito contro le autorità
A dare notizia della morte, il sito web Mizan, vicino alla magistratura iraniana, dove si legge che «sfortunatamente Rouhi è morto nonostante le azioni del personale medico» e che un’inchiesta «è stata depositata per far luce sulle cause». Diversi attivisti però, a un’ora prima dell’annuncio ufficiale comunicato in data 31 agosto, avevano anticipato la morte sui social network puntando il dito contro le autorità giudiziarie e i responsabili della sicurezza che lo avrebbero «ucciso».
Javad Rouhi's death in custody again exposes the Iranian authorities’ assault on the right to life. Their crimes under international law must be effectively and independently investigated. pic.twitter.com/prI2lYLRwA
— Amnesty International (@amnesty) September 1, 2023
Le proteste e l’arresto
Il giovane era stato arrestato a pochi giorni dalla morte di Mahsa Amini, uccisa mentre era sotto custodia della polizia della morale che l’aveva arrestata in precedenza per le vie di Teheran, a metà settembre dello scorso anno, per non aver indossato correttamente l’hijab, il velo obbligatorio. Rouhi, secondo la Bbc, è stato giudicato colpevole di aver «guidato» la rivolta, di aver «distrutto proprietà» e di «apostasia», ma i video diffusi in rete invece lo mostravano mentre ballava e non intento a compiere atti di violenza.
?ran: 35 ya??ndaki Javad Rouhi cezaevinde u?rad??? i?kence sonucu hayat?n? kaybeti
Jïna Mahsa Amini'nin katledilmesi ard?ndan geli?en protestolarda kat?ld??? gerekçesiyle, 'Allaha Sava? Açmak Suçu'ndan üç defa idam cezas? alan, daha sonra idam cezas? Yüksek Mahkeme'de bozulan… pic.twitter.com/fQIdoAfmKm
— Nupel Haber (@nupelonline) August 31, 2023