Intesa Sanpaolo, SRM presenta il rapporto Italian Maritime Economy 2023

SRM, il centro studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo, ha presentato il decimo rapporto annuale Italian Maritime Economy, intitolato quest’anno Porti, shipping e logistica al centro dei nuovi scenari del Mediterraneo: 10 anni di analisi, dati e riflessioni sulla competitività del settore e sul ruolo dell’Italia. Un’edizione speciale che racconta 10 anni di fatti, trend e dinamiche che hanno caratterizzato il settore.

I temi affrontati nel rapporto Italian Maritime Economy

Dopo le introduzioni dell’ammiraglio Nicola Carlone, comandante della Guardia costiera, e Salvatore Vitiello, comandante del Comando logistico della Marina militare, il rapporto è stato presentato da Massimo Deandreis, direttore generale SRM, e Alessandro Panaro, responsabile Maritime & Energy SRM. Tra gli argomenti affrontati nella relazione il sopraggiungere di crisi energetiche, l’aumento dei prezzi delle materie prime, pandemie e guerre che ne hanno stravolto gli equilibri, le rotte navali, le nuove sfide e opportunità a cui rivolgere attenzione (come la digitalizzazione, la sostenibilità, gli investimenti del PNRR) e le nuove dinamiche del canale di Suez. SRM ha dedicato la prima parte del volume ai meccanismi che confermano il grande rilievo del settore che fornisce un contributo notevole alla nostra internazionalizzazione – 380 miliardi del nostro import-export viaggia via mare e i nostri porti movimentano mezzo miliardo di tonnellate e oltre 61 milioni di passeggeri. Nella seconda parte i partner internazionali di SRM hanno realizzato analisi di profondità sui principali fenomeni che hanno caratterizzato e stanno caratterizzando il trasporto marittimo: la transizione energetica, casi studio su Paesi specifici e impatto della pandemia di breve e lungo termine. La terza parte contiene monografie su temi come la sostenibilità, le supply chain, l’integrazione verticale dello shipping e il settore della pesca, per la prima volta entrato a far parte delle analisi per il rilievo che riveste per la nostra economia.

Commercio marittimo su dell’1,8 per cento nel 2023

Dal rapporto emerge come il commercio marittimo globale aumenterà dell’1,8 per cento nel 2023, portandosi a 12,2 miliardi di tonnellate per poi crescere ancora del 3,1 per cento al 2024. Esso vale circa il 12 per cento del PIL globale. Dei primi 20 porti container mondiali, che nel 2022 hanno movimentato 383 milioni di TEU (44 per cento del totale mondiale), otto sono cinesi e altri sei asiatici. Quando ai settori performanti,è  in pieno rilancio quello delle navi Car Carrier (proxy del mercato automotive).

Gros-Pietro: «Punto di riferimento per gli operatori»

Queste le affermazioni di Gian Maria Gros-Pietro, presidente Intesa Sanpaolo: «Il rapporto di SRM è un punto di riferimento per gli operatori, poiché l’economia marittima è un importante settore di analisi e un ottimo angolo visuale per comprendere le dinamiche globali: la via della seta cinese, il raddoppio del canale di Suez, l’allargamento di Panama. Così come le sfide della rotta artica, la forte crescita del Mediterraneo, il mutato ruolo dei porti, sempre più hub energetici oltre che logistici. Le tematiche presentate oggi rivestono un ruolo fondamentale per il futuro del nostro Paese e dell’Europa, così come per i nuovi assetti di una manifattura alle prese con forme di riorganizzazione logistica delle catene del valore, bisognose di una capacità di analisi ad altissimo livello di specializzazione come quella garantita da un Gruppo come il nostro».

 

 

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