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Interrogazione della Lega contro Zaki: «Può fomentare cellule dormienti»
«Gravi dichiarazioni come quella» di Patrick Zaki, che dopo gli attacchi di Hamas sui social aveva definito «serial killer» il premier israeliano Benjamin Netanyahu, «benché seguita da precisazioni e correttivi, a parere dell’interrogante possono rappresentare un inno alla violenza e fomentare eventuali cellule terroristiche dormienti in Italia». Lo ha dichiarato in una interrogazione alla premier e ai ministri di Interni e Giustizia, il deputato leghista Luca Toccalini chiedendo «quali iniziative il governo intenda adottare al fine di garantire la sicurezza nazionale e prevenire e contrastare il rischio di una attivazione di cellule terroristiche».
Le ospitate cancellate dopo il post su Netanyahu
Dopo l’uscita di Zaki sui social e nonostante le sue precisazioni – «Nel conflitto Israele-Palestina nessuno può essere ritenuto come filo-Hamas se sostiene la Palestina. Non sono con Hamas» – Che tempo che fa aveva fatto slittare la presentazione del suo libro Sogni e illusioni di libertà, prevista per la puntata inaugurale sul Nove, a data da destinarsi.
Contro la violenza contro qualsiasi civile – Pro Palestina e non Hamas.
Nel conflitto Israele-Palestina nessuno può essere ritenuto come filo-hamas se sostiene la Palestina. Non sono con Hamas ma sembrerebbe che assumere la posizione di difendere i civili palestinesi vi metterà…— Patrickzaki (@patrickzaki1) October 10, 2023
Pochi giorni dopo era stato cancellato l’incontro all’Arsenale della pace di Torino organizzato dal Servizio missionario Giovani. «L’Arsenale della Pace di Torino da 40 anni è una casa sempre aperta alle tante situazioni che bussano alla porta, in dialogo con persone di ogni orientamento, cultura e religione», aveva spiegato il Sermig. «Con questo spirito, settimane fa, avevamo accolto la richiesta del Salone del Libro di uno spazio per la presentazione dell’ultimo libro di Patrick Zaki. Le condizioni però sono cambiate. Alla luce degli avvenimenti degli ultimi giorni, crediamo non più opportuno confermare la disponibilità ad ospitare tale incontro che rischierebbe di alimentare ulteriori polemiche, divisioni e strumentalizzazioni».