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Intelligence Usa: il relitto dell’aereo di Prigozhin fa pensare a un sabotaggio
L’ala mozzata del jet privato di Yevgeny Prigozhin sarebbe stata ritrovata venerdì 25 agosto a chilometri di distanza dal luogo dell’incidente: questo, secondo funzionari Usa, rafforza l’ipotesi che l’Embraer Legacy 600 precipitato a nord di Mosca sia stato sabotato, finendo a terra già a pezzi. Lo affermano fonti del governo americano alla Nbc.
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Una delle teorie principali è che l’aereo sia stato abbattuto da un esplosivo a bordo
L’emittente ha anche geolocalizzato a nord di Mosca il filmato dell’incidente, in cui si vede il velivolo cadere senza controllo, con un’ala che si stacca. Quell’ala che sarebbe stata ritrovata a quasi tre chilometri dal luogo dello schianto. Due funzionari americani hanno detto a Nbc News che l’intelligence è convinta che la causa più probabile sia il sabotaggio. Uno di loro ha poi aggiunto che una delle teorie principali è che l’aereo sia stato abbattuto da un esplosivo a bordo, anche se le informazioni sono ancora troppo scarse per confermarlo.
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Non ci sono prove a sostegno dell’abbattimento causato da un missile terra-aria
Non ci sono invece prove a sostegno dell’idea che l’aereo sia stato abbattuto da un missile terra-aria. Lo ha detto in un briefing il generale Pat Ryder, addetto stampa del Pentagono, aggiungendo che «la valutazione iniziale basata su una varietà di fattori» è che Prigozhin sia stato ucciso. I funzionari che hanno parlato con l’Nbc, coperti da anonimato, hanno detto che né gli Stati Uniti né i loro alleati hanno rilevato la firma termica di un missile in grado di colpire questo aereo ad altitudine di crociera. Già il Wall Street Journal aveva riportato valutazioni preliminari dell’intelligence Usa secondo cui l’aereo precipitato a nord di Mosca non è stato abbattuto da un missile terra-aria. Secondo il ministero della Difesa britannico, sebbene non vi siano «prove definitive» che il capo della Wagner fosse a bordo, «è molto probabile che Prigozhin sia davvero morto»
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