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India, un giorno di permesso per il film della star Rajinikanth
A una settimana dall’uscita nelle sale continua, nello stato indiano del Tamil Nadu, il successo di Jailer, il thriller d’azione che ha come protagonista la star Rajinikanth e che, in appena otto giorni, ha già stabilito un record di spettatori. La pellicola vede il ritorno dell’attore, venerato dai suoi fan come un semidio, dopo due anni di assenza. L’attesa era così grande che alcune aziende hanno concesso ai dipendenti un giorno di permesso per andare a vederlo, mentre la Redbooks Abroad ha donato biglietti gratuiti al suo staff per la première, definendola l’occasione per «immergersi nella magia dello schermo». Il lancio del film ha creato eccitazione nei media locali, con i canali di notizie che continuano a intervistare il pubblico entusiasta fuori dai cinema mandano in onda trailer e spezzoni.
Chi è Rajinikanth
Rajinikanth, 72 anni, è stato protagonista di più di 160 film ed è la star indiscussa del cinema del sud dell’India. Nato a Bangalore, ha iniziato a recitare a 25 anni e da allora nel paese si è creata una forma di adorazione: non è raro vedere suoi poster irrorati da offerte di latte, come accade con le divinità indù. Nel 2016 il giorno dell’uscita del film Kabali, in cui Rajinikanth interpreta un gangster condannato ingiustamente, venne dichiarato, anche se non ufficialmente, «festivo». Rajinikanth è la figura più rappresentativa di Kollywood, gli studios che a Chennai sono l’epicentro della produzione dei film in lingua tamil. Kollywood rappresenta la seconda industria cinematografica del subcontinente dopo Bollywood, con una crescita che raddoppia di anno in anno e un volume d’affari che nel 2022 ha raggiunto il 52 per cento di tutti i guadagni del cinema indiano secondo le stime della Confederation of Indian Industry.