Archivio
- Novembre 2024 (39)
- Agosto 2024 (1)
- Dicembre 2023 (73)
- Novembre 2023 (1333)
- Ottobre 2023 (1631)
- Settembre 2023 (1468)
- Agosto 2023 (1417)
- Luglio 2023 (1389)
- Giugno 2023 (441)
- Maggio 2020 (30)
- Marzo 2020 (94)
- Febbraio 2020 (1)
- Gennaio 2018 (10)
In Slovacchia Fico ha trovato un accordo per il governo
Fumata bianca in Slovacchia. Robert Fico ha dichiarato di aver raggiunto un accordo con i partiti di centrosinistra e nazionalisti per formare un governo di coalizione tripartitico che potrebbe riportarlo in carica per la quarta volta. L’accordo oltre a Smer, il partito dell’ex premier, comprende Hlas, un partito moderato nato come costola di Smer, e l’ultranazionalista Partito nazionale slovacco (Sns).
Con il nuovo governo la Slovacchia ridurrà l’aiuto militare a Kyiv e si avvicinerà a Orban
Smer il primo ottobre ha vinto le elezioni parlamentari con quasi il 23 per cento dei consensi, ottenendo 42 seggi su 150. Hlas, guidato dall’ex vice di Fico Peter Pellegrini, è arrivato terzo con 27 seggi e SNS ne ha conquistati 10. Si prevede che il nuovo governo riduca il sostegno militare all’Ucraina come promesso in campagna elettorale da Fico e avvicini Bratislava all’Ungheria di Viktor Orban. L’intesa non prevede alcuno strappo con l’Ue e la Nato. Nella spartizione degli incarichi, Smer indicherà il premier e sei ministri, Hlas il presidente del parlamento e sette ministri mentre SNS tre ministri. Dal canto suo Fico ha detto che spera di rappresentare la Slovacchia al prossimo vertice Ue di fine ottobre. «Nomi e ministeri specifici saranno inclusi nell’accordo di coalizione», ha affermato l’ex premier. «Presto presenterò alla presidente (Zuzana ?aputová, ndr) la lista dei ministri».
Fico detta le priorità: tagliare il deficit e fermare l’immigrazione illegale
Secondo alcuni analisti il coinvolgimento del più moderato Hlas potrebbero ammorbidire la linea di Fico rispetto al passato. Resta però l’incognita di SNS caratterizzato da una violenta retorica anti-immigrazione ed evidenti simpatie filorusse. Per dare un’idea, il suo leader, Andrej Danko, lo scorso luglio aveva addirittura dichiarato che i territori occupati dai russi storicamente non erano ucraini. Intanto il premier in pectore ha già annunciato le sue priorità: tagliare il deficit di bilancio e «proteggere la sovranità e gli interessi nazionali», impegnandosi in particolare a fermare il flusso di immigrazione illegale nel Paese.