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Il vignettista Steve Bell licenziato dopo 40 anni dal Guardian per un fumetto su Netanyahu
Ad annunciare la notizia è stato lo stesso disegnatore satirico Steve Bell: dopo oltre 40 anni, il Guardian lo ha licenziato per una vignetta contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. «Mi hanno cacciato», ha detto il noto disegnatore, anche se il quotidiano, in un comunicato, ha parlato di mancato rinnovo del contratto, senza fare riferimento alla vignetta incriminata.
Just to explain. I filed this cartoon around 11am, possibly my earliest ever. Four hours later, on a train to Liverpool I received an ominous phone call from the desk with the strangely cryptic message "pound of flesh"… pic.twitter.com/kSfmfzlmhy
— Steve Bell (@BellBelltoons) October 9, 2023
L’immagine del premier con bisturi e guantoni
Nella vignetta in questione, non pubblicata dal Guardian ma diffusa sui social, si vede il premier israeliano che indossa guantoni da pugile, con uno dei quali impugna un bisturi puntato sul proprio ventre scoperto, su cui ha tracciato un taglio con i contorni della striscia di Gaza. «Residenti di Gaza, uscite subito di qui!», si legge nella didascalia. Il disegno fa riferimento al fatto che Netanyahu, secondo numerosi critici (molti dei quali proprio israeliani) avrebbe di fatto nutrito Hamas e sarebbe dunque responsabile dell’attacco del 7 ottobre. La direzione del giornale aveva respinto la vignetta come inaccettabile.
La replica del disegnatore
Bell, che su X ha affermato che «è diventato quasi impossibile disegnare qualcosa sul Guardian che riguardi Israele senza venire accusati di antisemitismo», ha spiegato che l’immagine è un’allusione a una vignetta del disegnatore americano David Levine degli Anni 60, in cui il presidente americano Lyndon Johnson appariva con una cicatrice a forma del Vietnam sulla schiena. Ecco perché la vignetta inviata al quotidiano britannico riportava la scritta «omaggio a David Levine».