Il Regno Unito bandirà i cani American Bully XL: «Una minaccia per la vita»

Il Regno Unito ha deciso di bandire i cani American Bully XL dal Paese dopo una serie di attacchi nei confronti dei cittadini. Il primo ministro Rishi Sunak ha annunciato che il governo è già al lavoro su una nuova legge che dovrebbe entrare in vigore entro la fine del 2023. «Sono un pericolo per la nostra società», ha detto in un video pubblicato su X. «È chiaro che non si tratta di esemplari mal addestrati, ma di un modello di comportamento che non può più andare avanti». Giovedì 14 settembre, un ragazzo di 30 anni è morto per le ferite multiple nello Staffordshire. «Gli eventi degli ultimi giorni ci mostrano come questi cani siano una minaccia per la vita», ha specificato la ministra dell’Interno Suella Braverman. «Causano sofferenza nella nostra comunità». Sostegno anche dal partito laburista, che ha anzi criticato la lentezza nelle operazioni. Gli animalisti però non ci stanno: «Non è la soluzione».

L'annuncio del premier Sunak: «Un pericolo per la società». Nel Regno Unito oltre 20 mila attacchi nel 2022. Legge in vigore entro fine 2023.
La ministra dell’Interno britannica Suella Braverman (Getty Images).

American Bully, quali sono i cani presto banditi nel Regno Unito

Per poter varare la nuova legge, Sunak ha chiesto uno studio al fine di circoscrivere la razza e indicare quali cani debbano essere messi al bando. Al contrario degli Usa, infatti, il Regno Unito ancora non riconosce gli American Bully come razza specifica. Stando ai report della Bbc, si tratta di un incrocio risalente agli Anni 80 tra un pitbull terrier e un american staffordshire terrier particolarmente muscoloso. Negli anni, a seguito di ulteriori incroci con altre razze, sono sorte quattro specie differenti, distinguibili da standard a XL in base alla loro taglia. Secondo Bully Watch, sono arrivati in Uk fra il 2014 e il 2015, diffondendosi con grande rapidità su tutto il territorio. «Questo primo passo dovrà avvenire rapidamente», ha proseguito Sunak. «È fondamentale agire nel più breve tempo possibile».

Nel Regno Unito, i ricoveri ospedalieri sono gradualmente aumentati negli ultimi 15 anni. Solamente nel 2022, le autorità hanno registrato quasi 22 mila aggressioni che hanno ferito più o meno gravemente quasi 9 mila persone fra Inghilterra e Galles. Nel 2018 erano appena la metà. La situazione non è migliorata nel 2023, tanto che in poche settimane si sono registrati diversi attacchi tutti riconducibili ad American Bully XL. Cinque giorni prima dell’ultimo decesso, sabato 9 settembre, una ragazzina di 11 anni era stata infatti aggredita da un possente molosso a Bordesley Green, non lontano da Birmingham. A salvarla due uomini, finiti però in ospedale per le ferite provocate dai morsi dell’animale. Nel Regno Unito, grazie al Dangerous Dogs Act varato nel 1991, è già vietato il possesso di pitbull terrier, tosa giapponesi, dogo argentino e fila brasileiro.

Il parere degli esperti: «Attaccano solo in base a tre ragioni»

Sebbene il primo ministro Sunak abbia parlato di un comportamento slegato dall’addestramento, alcuni esperti hanno espresso un parere contrario. È il caso della dottoressa Candy d’Sa che, pur avendo parlato di una razza solitamente mansueta, ha detto al Sun che gli American Bully XL possono «diventare delle macchine omicide in alcune particolari occasioni». Sono infatti più aggressivi con le temperature torride dell’estate, se vivono gran parte della loro esistenza nei canili e soprattutto se non hanno imparato a socializzare con gli umani da piccoli. «Servono proprietari altamente specializzati», ha spiegato la dottoressa. «Inoltre non sono certo cani da bilocale, serve loro spazio».

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