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Il porto di Dover si allargherà per evitare code ai controlli post-Brexit
Il porto di Dover, terminal dei traghetti fra i più trafficati d’Europa che collega il Regno Unito alla Francia, si allargherà per evitare le lunghe code alla frontiera. Come ha riportato la Bbc, è prevista la bonifica di un’area del mare per creare maggiore spazio alle auto dei viaggiatori, che nei periodi di punta possono raggiungere le 800 unità ogni ora. Dall’autunno 2024 saranno attivi nuovi controlli biometrici post-Brexit per l’ingresso e l’uscita dall’Unione Europea che porteranno, inevitabilmente, a ulteriori rallentamenti. Dal costo di circa 2 milioni di sterline (circa 2,3 milioni di euro), il progetto dovrebbe ottenere i finanziamenti entro la fina del 2023, per iniziare così i lavori nella primavera dell’anno successivo.
Porto di Dover, in cosa consistono i nuovi controlli alla frontiera
Come ha spiegato anche al Guardian il capo del porto Doug Bannister, i nuovi controlli sarebbero dovuti partire nel 2022, ma sono slittati fino all’autunno 2024. Noti come Entry Exit Scheme, sostituiranno la timbratura manuale del passaporto con un sistema informatico totalmente automatico. Registrerà, oltre al documento, anche impronte digitali, nome della persona e immagini facciali acquisite, nonché data e ora del suo ingresso o uscita dal Regno Unito. In parallelo, come ha anticipato Bannister alla Bbc, potrebbe arrivare anche un’app mobile per gestire parte del processo di registrazione prima che i viaggiatori arrivino al porto di Dover. L’intervento di bonifica era già previsto per destinare l’area ai cargo, ma vedrà una forte accelerazione per essere operativo entro l’introduzione dell’Entry Exit Scheme.

Negli ultimi anni, i controlli alla frontiera hanno sensibilmente rallentato le operazioni di transito al porto di Dover. Il tempo medio di attesa durante l’estate, solitamente più congestionata, è stato nel 2023 di circa 41 minuti per ogni automobile. Gli ultimi dati hanno confermato il passaggio di oltre 1,14 milioni di viaggiatori verso la Francia nell’ultima stagione, molto vicino agli 1,19 degli anni prepandemici. «Occorrono decisioni immediate», ha concluso Bannister. «Queste lunghe code sono inaccettabili». In difficoltà anche il traffico nell’Eurotunnel gestito dalla società Getlink. Per questo è in programma la creazione di una nuova area che conterrà 75 stand per la registrazione dei dati. Il costo si aggira intorno ai 100 milioni di sterline (circa 117 milioni di euro).