Archivio
- Novembre 2024 (39)
- Agosto 2024 (1)
- Dicembre 2023 (73)
- Novembre 2023 (1333)
- Ottobre 2023 (1631)
- Settembre 2023 (1468)
- Agosto 2023 (1417)
- Luglio 2023 (1389)
- Giugno 2023 (441)
- Maggio 2020 (30)
- Marzo 2020 (94)
- Febbraio 2020 (1)
- Gennaio 2018 (10)
Il padre di Saman è tornato in Italia, ora affronterà la giustizia
Shabbar Abbas, accusato dell’omicidio della figlia Saman avvenuto nel 2021 a Novellara, in provincia di Reggio Emilia ed estradato dal Pakistan in Italia, è atterrato poco dopo la mezzanotte all’aeroporto di Ciampino, a Roma. L’uomo, preso in consegna dalla polaria, è stato condotto presso il locale ufficio di polizia giudiziaria dello scalo romano, dove gli è stato notificato il decreto di custodia cautelare e il verbale. La polizia penitenziaria ha quindi effettuato il suo trasferimento in un carcere della Capitale, in attesa della definitiva traduzione in una casa circondariale emiliana a disposizione dell’autorità giudiziaria di Reggio Emilia.

L’8 settembre Abbas sarà in aula
L’arresto e l‘estradizione del padre di Saman non sono stati facili. Abbas è stato fermato nel Punjab a metà novembre 2022, dopo un anno e mezzo di latitanza. La mancanza di precedenti e di accordi tra Italia e Pakistan hanno reso complessa la procedura come testimoniano gli oltre 30 rinvii delle udienze per discutere la legittimità della richiesta del ministero della Giustizia italiano. L’ok dei giudici di Islamabad è arrivato il 4 luglio, il consenso del governo pachistano il 29 agosto. L’8 settembre Abbas potrà essere in aula, in presenza e non più in collegamento video, davanti alla Corte di assise reggiana che lo sta processando insieme a quattro familiari per aver assassinato la diciottenne, probabilmente strangolata, e averne nascosto il corpo, ritrovato in una buca, non lontano da casa, il 18 novembre scorso.
Sua moglie è ancora latitante
Quel giorno sarà sentito come testimone anche il fratello minore di Saman, che con le sue parole ha contribuito a rafforzare il quadro a carico dei parenti. Carabinieri e Procura di Reggio Emilia accusano Abbas di avere agito in concorso con la moglie Nazia Shaheen, l’unica ancora ricercata, e con i cugini della ragazza Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, arrestati nei mesi seguenti al delitto in Francia e Spagna, oltre che con il fratello Danish Hasnain, anche lui rintracciato in territorio francese. Proprio Danish ha indicato agli inquirenti dove scavare per trovare il cadavere di Saman, sepolto nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio 2021 in un casolare diroccato. Poche ore dopo Shabbar e la moglie presero un volo per il Pakistan.