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Il padre di Saman Abbas decide di non parlare nell’aula del processo
Ha scelto di non parlare Shabbar Abbas, il padre di Saman. Era infatti previsto per venerdì 29 settembre 2023 il suo esame davanti alla Corte d’assise di Reggio Emilia, dove è imputato per l’omicidio della figlia 18enne assieme ad altri quattro familiari. Il pakistano 46enne, presente in aula dopo l’estradizione con i suoi avvocati, si è avvalso della facoltà di non rispondere, come era suo diritto fare.
Parla l’avvocato difensore: «Scelta tecnica»
«Una scelta tecnica», ha motivato il suo difensore Enrico Della Capanna. Che ha aggiunto: «Probabilmente rilascerà spontanee dichiarazioni in aula dopo che avrà sentito la testimonianza del figlio». Il fratello di Saman – da poco diventato maggiorenne, che vive in una comunità protetta – verrà infatti ascoltato nelle udienze successive. È considerato il teste chiave dell’accusa e ha sempre indicato come esecutore materiale del delitto lo zio Danish Hasnain. «La difesa dello zio sta cercando di spostare l’attenzione sulla madre come autrice del delitto. Ma, stando ai filmati delle telecamere, non avrebbe avuto il tempo materiale per andare e tornare dalle serre», ha spiegato Della Capanna. È attesa, inoltre, la testimonianza di Ayub Saqib, il fidanzato di Saman, che ha più volte denunciato delle minacce subite dai familiari della giovane che non accettavano la loro relazione.