Il Live Aid diventa un musical teatrale grazie a Bob Geldof

Il 13 luglio 1985, circa 1,5 miliardi di persone si piazzarono davanti alla televisione per guardare il Live Aid. A distanza di quasi 40 anni, il concerto per alleviare la carestia in Etiopia diventerà un musical teatrale. Lo ha annunciato dal palco dell’Old Vic Theatre di Londra Bob Geldof, organizzatore con Midge Ure dell’evento benefico che riunì, tra gli altri, artisti del calibro di Queen, U2, Phil Collins e Paul McCartney. «Non sarà un tributo», ha spiegato l’artista durante la conferenza di presentazione. «Sarà una storia d’amore ispirata agli eventi reali che si svilupperà grazie alle canzoni». Il debutto è previsto per il 26 gennaio 2024, con repliche fino al 30 marzo. Il 10 per cento del ricavato dai biglietti sarà devoluto in beneficenza al Band Aid Charitable Trust, fondo britannico che finanzia missioni umanitarie per combattere la fame e la crisi sanitaria in Africa.

Il concerto del 1985 Live Aid sarà un musical a teatro nel 2024. Fra gli organizzatori Bob Geldof: «Non un tributo, ma una storia d'amore».
Phil Collins sul palco del Live Aid nel 1985 (Getty Images).

Bob Geldof sul musical: «Spero che l’eredità del Live Aid sopravviva»

Stando alle anticipazioni riportate dalla Bbc, il musical si chiamerà Just For One Day, prendendo in prestito un versetto del brano Heroes di David Bowie, presente all’evento originale. Protagonista sarà proprio Bob Geldof, che sul palco avrà il volto di Craige Els, già apparso in alcune serie televisive tra cui Dottor Who. «Voglio essere schietto, è già abbastanza brutto essere me stesso», ha spiegato l’artista. «Vedere qualcun altro che finge di essere me è ancora peggio, ma lui (Els, ndr.) ha una voce straordinaria quindi va bene». Eccezion fatta per Geldof, nessun altro cantante del Live Aid comparirà in scena. «Non aspettatevi una persona vestita da Freddie Mercury che indossa dei baffi schifosi», ha raccontato schiettamente l’artista. «Daremo spazio a persone che racconteranno la loro vera esperienza di quel giorno».

Il concerto del 1985 Live Aid sarà un musical a teatro nel 2024. Fra gli organizzatori Bob Geldof: «Non un tributo, ma una storia d'amore».
Bob Geldof, organizzatore del Live Aid (Getty Images).

Principale organizzatore e promotore del musical sul Live Aid, Bob Geldof non ne è l’ideatore. Il progetto infatti è nato grazie a John O’Farrell, già autore dell’adattamento teatrale di Mrs. Doubtfire, celebre film con protagonista Robin Williams. Assieme a lui lavorerà Luke Sheppard, regista del musical & Juliet con musiche originali del cantautore svedese Max Martin. «Sono venuti da me convinti che avrei detto di no», ha proseguito Geldof. «Quando mi hanno mostrato cosa avevano in mente, sono però rimasto stupefatto». Oltre a raccogliere ancora fondi per aiutare i più bisognosi, l’obiettivo del musical è quello di perpetuare l’eredità del Live Aid anche fra le generazioni future. «Il punto non sono i soldi», ha concluso Geldof. «Ci sarà mai un altro ragazzo che penserà di realizzare qualcosa del genere? Io spero di sì».

Dai Queen a Paul McCartney, chi c’era fra Londra e Philadelphia

Il Live Aid del 1985 riunì sul palco di Wembley a Londra e JFK Stadium di Philadelphia i più grandi artisti della scena musicale mondiale. Oltre a quella dei Queen, giudicata dai più come la migliore dell’evento e fra le più coinvolgenti di sempre («Freddie rubò la scena a tutti», disse Elton John in un’intervista), durante il live britannico suonò un cast di star indimenticabile. David Bowie interpretò Heroes, lo stesso Elton John si esibì con I’m Still Standing e Rocket Man, mentre gli U2 cantarono Bad e Pride (In the Name of Love). Negli States invece ci furono Phil Collins, ma anche Bryan Adams, Bob Dylan con la sua Blowin’ in the Wind, Tina Turner e i Rolling Stones. Sul palco americano anche Madonna, i Duran Duran, Eric Clapton, i Black Sabbath e tanti altri. In chiusura, la band USA for Africa cantò We Are the World sotto la direzione di Lionel Richie.

Powered by WordPress and MasterTemplate