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Il libro anti-gay del generale Vannacci si compra col bonus cultura
Polemiche a non finire sul libro del generale Roberto Vannacci, Il mondo al contrario. Che poi il titolo del libello è giusto, visto che la copia si può acquistare utilizzando il bonus cultura. Giorgia Meloni non ha niente da dire? E Gennaro Sangiuliano? Per non parlare di Matteo Renzi, che si gonfia il petto definendosi l’inventore del bonus in questione.

Sarkozy loda la Russia perché pensa al Niger
L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy, secondo i diplomatici che hanno lavorato con lui, «è uno degli esseri più cinici esistenti sulla Terra. Ma è uno che difende gli interessi della Francia, e dei suoi amici cari, come nessun altro». Lo ha dimostrato un’altra volta, evocando una Ucraina «neutrale», parlando dei russi come «diversi da noi», ma di cui «abbiamo bisogno, e loro hanno bisogno di noi». Sì, non poteva non affermare che «Putin ha sbagliato», ma adesso «va trovata una soluzione alla guerra». E «bisogna pensare a una via d’uscita. La Russia è un vicino dell’Europa e tale rimarrà». Sottolineando che «l’annessione della Crimea nel 2014 è stata una chiara violazione del diritto internazionale. Ma rispetto a questo territorio, che è stato russo fino al 1954 e dove la maggioranza della popolazione si è sempre sentita russa, penso che ogni arretramento sia illusorio; anche se ritengo che per ratificare l’attuale stato di cose sarà necessario un referendum indiscutibile, cioè organizzato sotto lo stretto controllo della comunità internazionale». Lui, Sarkozy, parla solo dell’Ucraina. Ma il messaggio rivolto a Vladimir Putin è chiaro: non facciamoci la guerra. Perché l’ex capo dell’Eliseo pensa al Niger, e non ha nessuna voglia di perdere la presa sull’Africa. Ricordiamoci la Libia di Gheddafi, con i Mirage che non hanno lasciato perdere un secondo per partire alla volta di Tripoli e distruggere il colonnello e il suo Stato.

Casini ricorda De Gasperi. Sul Messaggero
Roma è davvero la città eterna. Nel senso che non cambia nulla. Una prova? Sull’edizione odierna del quotidiano Il Messaggero appare, in prima pagina, l’ennesimo ricordo di Alcide De Gasperi. Da chi è firmato? Dal democristiano di lunghissimo corso Pier Ferdinando Casini. E pensare che siamo nell’anno (del signore, ovviamente) 2023. Comunque, mettetevi comodi: Casini non ha certo mollato la speranza di succedere a Sergio Mattarella al Quirinale, quando si libererà la poltrona…

Capezzone e Bergamini, è pace
In passato sono stati raccontati scontri epici tra Daniele Capezzone e Deborah Bergamini, ma ora è scattata la pace. Su Rete4 giovedì sera sono andati d’amore e d’accordo, anche se Capezzone era in studio e Bergamini collegata dall’esterno. Deborah è riuscita addirittura ad affermare una frase storica, per chi conosce bene le avventure di Forza Italia: «Come ha detto giustamente Capezzone…».

Sangiuliano, Ferragosto con straordinari
Se le facce dei direttori generali non erano quelle di chi è intento a fare salti di gioia, a Ferragosto nel ministero della Cultura guidato da Gennaro Sangiuliano qualcuno era felice: erano anni che a via del Collegio Romano non si lavorava il 15 agosto, e per quella che alcuni partecipanti al tavolo hanno definito «la sceneggiata napoletana di Gennarino» sono scattati gli straordinari. Curiosità: il protagonista dell’accoglienza al pubblico nel dicastero, appena varcato il portone, è stato immortalato nello stesso giorno ferragostano dal Tg3 Lazio in un servizio girato in campagna che elogiava la tradizione della grigliata e del barbecue.

Dopo la Santanchè arriva Sgarbi
Prima Daniela Santanchè, poi sarà il turno di Vittorio Sgarbi a Gli Incontri del Principe al Grand Hotel Principe di Piemonte a Viareggio, il talk estivo in Versilia: appuntamento domenica 20 agosto alle ore 21.30. Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano tira un sospiro di sollievo: il suo sottosegretario inizia a parlare quando le pagine dei giornali sono già state chiuse.