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Il Grande Fratello senza trash ha un problema di ascolti
Parolacce vietate e preghierina a tavola. No, non è la nuova edizione di Ti spedisco in convento di Real Time, ma il Grande Fratello di Canale 5. Il reality Endemol, smacchiato dal trash su diktat di Pier Silvio Berlusconi, fa giri immensi per risultare peggio di qualsiasi altra edizione in cui sono volati baci (o qualcosa di più) negli armadi, bestemmie, bullismi di vario tipo e tutto il resto del copione a cui ci siamo abituati negli anni. E chi meglio di Alfonso Signorini a far da cerimoniere? Via la parola Vip dal titolo, ammesso che così possa essere definita la maggior parte dei partecipanti delle ultime edizioni. Semaforo verde a qualche volto noto e poi a una marea di sconosciuti con storie strappacuore. Fuori anche gli opinionisti sboccati o poco lucidi, dentro Cesara Buonamici, preparata ma un po’ fuori contesto. E l’incantesimo è fatto. Peccato che, a livello di Auditel, sia durato solo una puntata. La prima. Che ha raccolto il 23,01 per cento, pari a 2 milioni 994 mila telespettatori (il miglior debutto a livello di share dal 2017). Telespettatori che però si sono ben guardati dal replicare l’esperienza. Quattro giorni dopo, la seconda puntata ha registrato un calo di quasi un milione di teste e sette punti percentuali. Tanto che il Biscione ha dovuto cambiare giorno di messa in onda passando dal venerdì al giovedì, oltre al consueto lunedì.
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Imma Tataranni calpesta il Grande Fratello trash-free
Non che sia cambiato granché: il Grande Fratello nelle settimane successive ha dovuto abbassare la testa davanti alle bollite repliche del commissario Montalbano e inchinarsi davanti a Imma Tataranni – Sostituto procuratore (che il 25 settembre ha praticamente doppiato il reality a livello di spettatori, con quasi il 10 per cento in più di share). Prendendosi piccolissime rivincite solo su Ulisse – Il piacere della scoperta di Alberto Angela – sai che soddisfazione! – contro il quale ha portato a casa prima un sostanziale pareggio e poi una sconfitta a livello di telespettatori, vincendo però, in entrambi i casi, la gara delle percentuali soltanto grazie all’escamotage della consueta chiusura procrastinata fino a “notte fonda” (più tiri tardi, più alzi lo share): avessero aspettato ancora un pochino, avrebbero potuto dare la linea direttamente a… Mattino Cinque.
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Il pubblico si è stufato e preferisce la fiction di Rai1
Un trend negativo che non si è interrotto nemmeno il 2 ottobre, nonostante la scritta in sovraimpressione (dal d’ursiano retrogusto) «Rosy sta per vivere una grande emozione» che accompagnava la narrazione dell’ennesimo rapporto difficile di una concorrente coi genitori, con (scontata e lacrimosa) sorpresa finale. Nel primo lunedì del mese la trasmissione di Signorini si è dovuta accontentare di 2 milioni 292 mila spettatori, pari al 17,9 per cento di share. Svetta, nonostante il calo, Rai1 con la seconda puntata di Imma Tataranni – Sostituto procuratore che ha appassionato 4 milioni 111 mila persone, il 25,2 per cento di share.

Su Rai2 non ingrana Fake show che annaspa al 3,7 per cento con 572 mila persone davanti alla tivù. Il programma di Max Giusti è stato praticamente doppiato da Attacco al potere 2 che ha tenuto su Italia1 1 milione 294 mila telespettatori (7,2 per cento di share). Rai3 e Presa diretta hanno raccolto davanti al video 1 milione 183 mila persone (6,4 per cento). Decisamente sotto al milione Rete4 che con Quarta Repubblica ha conquistato il 5,6 per cento e 761 mila spettatori. Altre cifre per La7 e il suo Amore senza confini – Beyond Borders che si accontenta di 389 mila teste e il 2,3 per cento.
Grande Fratello e L’isola dei famosi sono format ormai usurati
Insomma, mai una gioia per il direttore editoriale di Chi che tra i progetti a cui si è dedicato nel 2023 vanta la collaborazione nella fondazione e sviluppo di Taag!, nuova agenzia di talent management attiva nel mondo dell’intrattenimento lanciata da Mondadori Media, di cui il giornalista e conduttore è diventato il volto di punta all’interno di una scuderia composta da nomi come Francesca Barra, Giorgia Rossi, Emanuele Filiberto di Savoia, Giulia Salemi, Pierpaolo Pretelli, Sara Croce e Giorgia Venturini. Certo Signorini non può puntare il dito solo contro le richieste bacchettone dell’azienda, perché anche nell’edizione Vip della stagione 2022-2023 i trionfi non sono stati poi così tanti, e spesso solo per demerito della concorrenza.

Bisogna rispolverare brand cult come La talpa o Music Farm?
Il problema sta anche nell’usura del format e in una crisi più generalizzata del reality. Crisi che tocca anche L’isola dei famosi, nonostante la conduzione indubbiamente più giovanile e vivace di Ilary Blasi (che al momento, per sua stessa ammissione, è senza programmi e contratto) e cast leggermente meno bolliti. L’ultima edizione si è assestata sui valori di quella precedente con una media di 2 milioni e mezzo di telespettatori pari al 19,51 per cento di share, poco meno rispetto al Gf Vip andato in onda durante la stessa stagione conquistando il 20,58 per cento e 2 milioni 649 mila spettatori. Forse è arrivato il momento di accontentare le richieste dei social e rispolverare brand cult come La talpa (di cui Mediaset negli ultimi anni ha spesso annunciato il ritorno, per poi deludere gli appassionati) o Music Farm (di cui si vociferava un passaggio a TV8 con la conduzione di Nicola Savino).