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Il governo sceglie Lucio Caracciolo come consulente del Piano del mare
Cosa c’entra Lucio Caracciolo con il mare? Chissà. Il governo Meloni, comunque, ha scelto il giornalista fondatore e direttore della rivista italiana di geopolitica Limes come consulente per «attività di studio, analisi, ricerca e contributo alla stesura del Piano del mare con riferimento, in generale, alla politica marittima integrata e, nello specifico, alla medesima materia in rapporto agli altri settori di riferimento del Piano». Caracciolo dovrà anche fornire alla Struttura di missione per le politiche del mare «specifica consulenza sugli stessi temi».

Caracciolo spesso ospite in tivù per parlare di guerra in Ucraina
L’incarico – risulta dal sito del governo – è stato conferito il 6 aprile 2023, ma solo nelle ultime ore ne è stata data informazione online. Nel curriculum pubblicato – scritto evidentemente ad hoc per l’incarico, visto che è datato 4 aprile e piuttosto striminzito, una decina di righe testuali non in formato europeo – si ripercorre la carriera del giornalista. Al settimanale Nuova Generazione dal 1973 al 1975, a la Repubblica dal 1976 al 1983. Poi caporedattore di MicroMega dal 1986 al 1995. Dal 2009 al 2020 ha insegnato Studi strategici all’Università Luiss di Roma e dal 2017 al 2020 Geopolitica all’Università San Raffaele
di Milano. Numerose anche le attività di saggista. È noto anche al pubblico televisivo viste le frequenti ospitate in programmi tivù quando si parla di crisi geopolitiche o di guerre, come nel caso del conflitto Russia-Ucraina. Di competenze specifiche sul mare, però, non c’è traccia.

Fino a fine anno affiancherà (gratis) il ministro Nello Musumeci
Caracciolo sarà consulente del ministero guidato da Nello Musumeci fino a fine 2023 non percependo alcun compenso. Nel frattempo, inoltre, il Piano sul mare lo ha anche approvato. Il 7 agosto, infatti, il Cipom, il Comitato interministeriale per le politiche del mare, ha dato il via libera allo strumento di programmazione «per avviare una politica marittima unitaria e strategica». Il ministro Musumeci aveva detto: «Il primo importante passo è stato fatto. L’Italia secondo gli obiettivi del governo intende guardare al mare oltre l’orizzonte con occhi nuovi, sempre più attenti alla sua salvaguardia e valorizzazione». Anche con il supporto di Caracciolo.