Archivio
- Luglio 2024 (38)
- Dicembre 2023 (73)
- Novembre 2023 (1333)
- Ottobre 2023 (1631)
- Settembre 2023 (1468)
- Agosto 2023 (1417)
- Luglio 2023 (1389)
- Giugno 2023 (441)
- Maggio 2020 (30)
- Marzo 2020 (94)
- Febbraio 2020 (1)
- Gennaio 2018 (10)
Il difensore del Nizza Youcef Atal in stato di fermo per «istigazione all’odio razziale»
Dopo la sospensione per apologia di terrorismo, decisa dal Nizza e dalla LFP lo scorso 17 ottobre, nuovi guai per Youcef Atal. Il calciatore algerino è stato preso in custodia dalla polizia francese giovedì 23 novembre. Le accuse questa volta sono di «istigazione all’odio razziale per motivi religiosi», a causa dei video postati sui social per cui l’algerino si è poi scusato. Su tutti, decisiva è stata la clip in cui veniva mostrato un predicatore palestinese mentre invocava «un giorno nero per gli ebrei».
![Il difensore del Nizza Youcef Atal in stato di fermo per «istigazione all'odio razziale»](https://i0.wp.com/www.lettera43.it/wp-content/uploads/2023/11/il-difensore-del-nizza-youcef-atal-in-stato-di-fermo-per-istigazione-allodio-razziale.jpg?resize=1024%2C678#038;ssl=1)
Atal al centro di un’indagine preliminare
Dal 16 ottobre, il giorno dopo la sospensione voluta dal Nizza, il suo club, Atal è al centro di un’indagine preliminare aperta dalla procura di Nizza per entrambi i reati, apologia del terrorismo e istigazione all’odio e alla violenza «basata su una specifica religione». La polizia giudiziaria della cittadina francese lo ha poi preso in custodia. Il calciatore è stato squalificato il 25 ottobre scorso dalla Ligue de Football Professionnel per sette partite. E il Consiglio etico nazionale della FFF, la federazione di Francia, lo ha deferito al comitato disciplinare.
LEGGI ANCHE: Il ministro degli Interni francese: «Benzema è legato ai Fratelli Musulmani»
Le scuse di Atal: «Condanno ogni forma di violenza»
Su Instagram, dopo le prime critiche ricevute, la sospensione e la squalifica, il calciatore ha rimosso il video e si è scusato. Parlando ai fan ha dichiarato: «Sono consapevole che la mia pubblicazione abbia scioccato diverse persone, ma non era mia intenzione e mi scuso. Vorrei chiarire il mio punto di vista senza alcuna ambiguità: condanno fermamente ogni forma di violenza, in qualsiasi parte del mondo, e sostengo tutte le vittime. Non sosterrò mai un messaggio di odio».