Archivio
- Novembre 2024 (39)
- Agosto 2024 (1)
- Dicembre 2023 (73)
- Novembre 2023 (1333)
- Ottobre 2023 (1631)
- Settembre 2023 (1468)
- Agosto 2023 (1417)
- Luglio 2023 (1389)
- Giugno 2023 (441)
- Maggio 2020 (30)
- Marzo 2020 (94)
- Febbraio 2020 (1)
- Gennaio 2018 (10)
Il Consiglio di Stato salva gli orsi Jj4 e Mj5: sì al ricorso degli animalisti
La Terza sezione del Consiglio di Stato ha deciso di accogliere il ricorso presentato dalle associazioni animaliste contro i provvedimenti di abbattimento degli orsi Jj4 e Mj5. I due animali sono attualmente al sicuro e non saranno uccisi. L’ordinanza adesso sarà trasmessa al Tar, che fisserà l’udienza di merito. Per i giudici il provvedimento non è coerente e appare «sproporzionato». Dopo due sospensioni del tribunale amministrativo di Trento, il presidente della provincia autonoma Maurizio Fugatti aveva dichiarato: «Gli orsi vanno abbattuti o trasferiti».
I giudici: «Abbattimento è sproporzionato»
Nel documento firmato dai giudici si legge: «Il provvedimento che dispone l’abbattimento dell’animale appare sproporzionato e non coerente con le normative sovrannazionali e nazionali che impongono l’adeguata valutazione di misure intermedie, ferma restando la disposta captivazione a tutela della sicurezza pubblica, va sospeso l’ordine di abbattimento dell’animale. Il quadro normativo sovranazionale impone che la misura dell’abbattimento rappresenti l’extrema ratio e che possano essere autorizzate deroghe ai divieti di uccisione delle specie protette “a condizione che non esista un’altra soluzione valida” e nei soli limiti derivanti dai vincoli europei e internazionali».
Il Tar aveva sospeso l’abbattimento ad aprile
La vicenda legata agli orsi Jj4 e Mj5 va avanti da mesi. Il Tar di Trento ad aprile aveva sospeso entrambe le ordinanze, con grande soddisfazione delle associazioni animaliste. A presentare il primo ricorso è stato il presidente della Leal, la Lega antivivisezionista, Gian Marco Prampolini. «Con nostra grande soddisfazione», aveva dichiarato. «È più che mai necessario mettere punti fermi a una follia di sterminio dei plantigradi perseguita dalla giunta Fugatti. Vogliamo anche contestare i criteri di valutazione di pericolosità degli orsi considerati confidenti o aggressivi in quanto vittime essi stessi in primis di azioni di disturbo spesso anche volontarie da parte di curiosi, escursionisti e ancora più spesso cacciatori e bracconieri». Il Consiglio di Stato ha poi sospeso la decisione a giugno, prima della decisione definitiva.