Il cellulare di Leonardo La Russa non può essere sequestrato: è intestato al padre

Proseguono le indagini della squadra mobile di Milano in merito alla denuncia per violenza sessuale nei confronti di Leonardo Apache La Russa da parte di una 22enne. Nella giornata di giovedì 13 luglio è stato sentito in questura uno dei titolari della discoteca Apophis, dove i due ragazzi avevano trascorso la serata tra i 18 e il 19 maggio. Intanto, nei giorni scorsi, gli investigatori avevano già acquisito le copie dei telefonini della 22enne e delle tre ragazze citate come testimoni, ma non potranno fare altrettanto con il cellulare di Leonardo La Russa. La sua sim, infatti, è intestata al padre, pertanto protetta da immunità parlamentare.

Il cellulare di Leonardo La Russa contiene una sim intestata al padre, pertanto non può essere sequestrato perché protetto da immnunità.
Leonardo La Russa e Ignazio La Russa (foto Imagoeconomica).

I filmati delle telecamere di videosorveglianza 

Rivestiranno dunque un ruolo cruciale le testimonianze delle amiche della giovane, del titolare dell’Apophis e delle altre persone presenti nel locale. Gli inquirenti hanno anche acquisito le liste dei tesserati del club di via Merlo, situato a poca distanza dal Duomo e alcuni di loro potrebbero essere sentiti già entro il fine settimana. Nell’inchiesta coordinata dal pm Rosaria Stagnaro e dall’aggiunto Letizia Manella potrebbero non essere d’aiuto, come invece si pensava inizialmente, le telecamere di videosorveglianza, in quanto impostate per tenere in memoria solo le immagini registrate nelle ultime 24 ore.

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