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Identificate tutte le 21 vittime dell’incidente a Mestre
Le vittime dell’incidente di Mestre hanno un nome e un cognome: sono state infatti tutte identificate le persone che hanno perso la vita nel tragico incidente in cui un pullman turistico ha sfondato il guardrail precipitando da un cavalcavia vicino ai binari della stazione ferroviaria. Si tratta di 9 ucraini, 4 rumeni, 3 tedeschi, un croato, due portoghesi, un sudafricano e un italiano.
Pullman cade da cavalcavia a Mestre. 21 morti. Polizia sul posto #mestre pic.twitter.com/2bNP4MBJYZ
— Agenzia VISTA (@AgenziaVISTA) October 3, 2023
Identificate le vittime
Il primo a essere riconosciuto dai colleghi è stato l’autista, Alberto Rizzotto. Era croata invece la poco più che ventenne Antonela Bakovic, in viaggio di nozze con il marito Marko, ora ricoverato in rianimazione a Milano. I due giovani si erano sposati una ventina di giorni fa, scegliendo Venezia come luogo da visitare. Antonela era incinta di un bambino al sesto mese di gravidanza.
Tragedia a #Mestre, pullman di turisti precipita da un cavalcavia: 21 morti pic.twitter.com/YcKhQq7yUg
— askanews (@askanews_ita) October 4, 2023
Tra gli ucraini c’erano tre amiche in viaggio, tre ragazze appena trentenni: Liubov Shyshkarova, Iryna Pashenko e Yuliia Niemova. Stessa nazionalità anche per Vasil Lomakin, papà 70enne in vacanza con il figlio estratto vivo dalle lamiere del bus e solo ferito, e Tetiana Beskorovainova, 65 anni. Aveva 28 anni Siddarta Jonathan Grasse, tedesca, anche lei tra le vittime dello schianto.
Tra i feriti, quattro bambini rimasti orfani
Quattro sono i bambini in ospedale che sono rimasti orfani, di cui due fratelli tedeschi. I loro genitori sono infatti deceduti. Tra le vittime anche un bimbo di un anno e mezzo e un ragazzina di circa 11 anni. In condizioni gravissime un’altra bambina di soli 4 anni, ucraina, che ha riportato ustioni e diversi traumi, e si trova ricoverata nel reparto di Rianimazione del centro grandi ustionati dell’ospedale di Padova. Dieci, tra i 15 feriti, sono ricoverati in terapia intensiva.