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I combattenti di Hamas hanno ricevuto un addestramento specializzato in Iran
I combattenti di Hamas hanno preparato l’attacco del 7 ottobre contro Israele utilizzando una rete di telefoni fissi, prendendo così alla sprovvista l’esercito più potente del Medio Oriente, ma nelle settimane che lo hanno preceduto circa 500 miliziani hanno ricevuto anche addestramento militare in Iran, organizzato e gestito dalla Forza Quds, componente del Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica responsabile delle operazioni al di fuori del Paese. Lo scrive il Wall Street Journal, citando fonti anonime. Le esercitazioni hanno avuto luogo a settembre e vi hanno partecipato anche combattenti della Jihad islamica palestinese, sotto la supervisione del comandante della milizia di Teheran, il generale Esmail Qaani. Sempre secondo quanto riportato dal WSJ, l’Iran sarebbe poi responsabile della proliferazione di armi in Cisgiordania, altra possibile minaccia alla sicurezza dello Stato ebraico.

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Tel Aviv: «Il supporto dell’Iran continua con l’intelligence e l’incitamento nelle reti sociali contro Israele»
Nei giorni successivi all’attacco del 7 ottobre, il Wall Street Journal aveva scritto che la Forza Quds aveva aiutato Hamas a pianificare l’assalto nel corso di un incontro avvenuto a Beirut cinque giorni prima, a cui avevano preso parte anche membri di Hezbollah. «L’Iran ha aiutato direttamente Hamas prima della guerra con esercitazioni, forniture di mezzi da combattimento, finanziamenti, con informazioni e tecnologie», ha affermato il 25 ottobre il portavoce militare Daniel Hagari, aggiungendo che l’aiuto del regime degli ayatollah continua «mediante l’intelligence e l’incitamento nelle reti sociali contro Israele», grazie «ai suoi fiancheggiatori in Iraq, Yemen e Libano».

L’ayatollah Ali Khamenei: «Hamas non è terrorista, cerca semplicemente di difendere la sua madrepatria»
«Alcuni Paesi definiscono terrorista l’organizzazione islamica Hamas, ma il movimento cerca semplicemente di difendere la sua madrepatria», ha affermato la Guida suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, facendo eco a quanto dichiarato dal presidente turco Recep Tayyip Erdo?an e puntando il dito contro gli Stati Uniti «complici» di Israele nelle «atrocità commesse dal regime sionista a Gaza». Le visite dei capi di Stato di alcuni Paesi «maligni e tirannici» nei «territori occupati da Israele», ha aggiunto, «indicano la loro preoccupazioni riguardo al collasso del regime sionista».