Hiv, un europeo su 10 è sieropositivo e non lo sa

Un cittadino europeo su 10 è sieropositivo, ma non lo sa, e questo porta a una continua diffusione dell’Hiv. È l’allarme lanciato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) commentando i dati del report pubblicato insieme a Oms Europa in vista della Giornata mondiale contro l’Aids, che ricorre il primo dicembre.

Hiv, un europeo su 10 è sieropositivo e non lo sa. Il primo dicembre ricorre la Giornata Mondiale per la lotta contro l'Aids.
Test Hiv (Getty Images).

Oltre la metà delle diagnosi di Hiv arriva troppo tardi

Nel 2022 sono state 110.486 le diagnosi di Hiv registrate nella regione europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, di cui 22.995 in Unione europea/Spazio economico europeo, dove ora ci sono oltre 2,4 milioni persone con positività nota al virus che può poi portare alla sindrome da immunodeficienza acquisita (Aids). Il miglioramento dell’accesso ai test ha portato a un aumento del 4,2 per cento delle diagnosi di Hiv, con 37 Paesi su 49 che segnalano numeri in aumento. Se da una parte è un dato negativo, dall’altra è la prova di una maggiore consapevolezza del problema. Tuttavia, si legge nel report, «oltre la metà delle diagnosi di Hiv arriva troppo tardi, con una conta di linfociti CD4 inferiore a 350 cellule/mm3, indicando la necessità urgente di capire cosa rende le persone non in grado o non disposte ad accedere al test e a cure tempestive». A influire, secondo gli esperti, è lo stigma presente anche nelle strutture sanitarie. Basti pensare al fatto che, nell’ultimo anno, una persona su sei che vive con l’Hiv ha evitato i servizi sanitari per paura di essere trattata in modo diverso.

Hiv, un europeo su 10 è sieropositivo e non lo sa. Il primo dicembre ricorre la Giornata Mondiale per la lotta contro l'Aids.
Il primo dicembre ricorre il World Aids Day (Getty Images).

In Italia la maggior parte dei casi di Hiv riguarda gli over 40

Il report segnala che in Lettonia (64,2 per cento), Italia (57,3 per cento), Lituania (52,0 per cento) e Norvegia (51,8 per cento), la maggior parte dei casi di Hiv riguarda gli over 40. Osservata una forte diminuzione (oltre il 50 per cento) tra i maschi in Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Portogallo. Tra le femmine, il calo maggiore tra il 2013 e il 2022 è stato osservato in Italia, Paesi Bassi, Portogallo e Romania. Il primo dicembre ricorre la Giornata Mondiale per la lotta contro l’Aids, istituita nel 1988 con l’obiettivo di sensibilizzare e informare sui temi relativi al virus Hiv e, appunto, all’Aids.

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