Hanane Hammoud, chi è la prof di Treviso che è stata sospesa per il post su Hitler

Hanane Hammoud è la professoressa di Treviso che dal 9 novembre è finita nella polemica per aver pubblicato sui suoi social la frase «Andate all’inferno, Hitler aveva ragione su di voi ebrei». La docente di matematica sospesa della scuola superiore di H-Farm di Roncade è di origini libanesi, laureata in Scienze e successivamente specializzata in matematica all’università americana di Dubai.

Chi è la professoressa di Treviso che insegna a studenti di più nazionalità

Hammoud insegna matematica a studenti di scuola superiore di più nazionalità, coinvolti dal l’istituto in confronti su temi di attualità come il conflitto in Ucraina e ora la guerra tra Israele e Hamas a Gaza. La professoressa è stata sospesa per 10 giorni per aver pubblicato tra le stories di Instagram la controversa frase su Hitler, successivamente rimossa. Tutto è partito da una sua studentessa che ha fatto uno screenshot della storia e lo ha mostrato ai suoi genitori. Lo screenshot è stato poi diffuso via chat tra le famiglie degli altri studenti. L’insegnante ha ammesso la pubblicazione ai dirigenti scolastici, sostenendo di averlo fatto in un momento di sconforto psicologico.

L’incontro con gli studenti e le scuse

Hammoud si è detta subito «devastata» da quanto accaduto scusandosi con gli studenti. La H-Farm, la ‘digital farm’ del Triveneto a cui fa capo il Campus con 1.500 studenti, si era immediatamente dissociata dalle affermazioni postate sul social, riferendo che Hanane aveva incontrato i suoi alunni a cui aveva espresso le proprie scuse dopo che la vicenda era stata riportata dai giornali.

Valditara: «Odio razziale e antisemitismo incompatibili con scuola»

Sul caso è intervenuto anche il ministro dell’Istruzione del merito Giuseppe Valditara. «Odio razziale e discriminazioni di ogni tipo sono incompatibili con i principi della nostra scuola che è la scuola costituzionale, improntata al rispetto della persona», ha detto Valditara. «Come ministero metteremo in campo tutte le azioni necessarie a debellare atteggiamenti simili». Il ministero si è attivato chiedendo al legale rappresentante dell’istituto informazioni esaustive e immediate sui fatti e di essere messo a conoscenza delle misure adottate.

 

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