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Hamas ha pianificato l’attacco a Israele con una rete di telefoni fissi
Hamas ha pianificato l’attacco contro Israele del 7 ottobre grazie a una rete di telefoni cablati inseriti nel loro sistema di tunnel nella Striscia di Gaza. Questo per evitare di essere scoperti e intercettati dall’intelligence di Tel Aviv. Lo scrive la Cnn, citando fonti vicine a Washington. Secondo il rapporto, nell’arco di due anni i miliziani di Hamas hanno evitato di usare cellulari e computer, usando telefoni fissi e incontrandosi di persona, pianificando l’azione con «misure di controspionaggio vecchio stile».

La pianificazione dell’attacco sarebbe durata due anni
Le linee telefoniche nei tunnel, hanno detto le fonti alla Cnn, permettevano ai membri di Hamas di comunicare tra loro in segreto senza essere rintracciati dai funzionari dell’intelligence israeliana. A organizzare tutto è stata una piccola cellula di Hamas e la pianificazione ha richiesto due anni.

Le rete di tunnel di Gaza è molto importante per Hamas
Le Forze di Difesa Israeliane si riferiscono informalmente ai tunnel costruiti da Hamas negli ultimi 15 anni come alla “metropolitana di Gaza“. I tunnel costituiscono un vasto labirinto che viene utilizzato per immagazzinare razzi e depositi di munizioni, oltre a fornire ai militanti un modo per spostarsi inosservati. Ed è proprio in questa rete che l’organizzazione terroristica starebbe tenendo prigionieri circa 200 ostaggi, come ha raccontato l’85enne Yocheved Lifshitz, liberata da Hamas il 23 ottobre insieme con la 79enne Nurit Yitzhak Cooper: l’anziana ha paragonato la rete di tunnel di Gaza alla «tela di un ragno».