Hamas ha invitato Elon Musk a visitare Gaza

Hamas ha invitato Elon Musk a visitare Gaza «per verificare l’entità dei massacri e della distruzione causati dai bombardamenti israeliani» dopo il recente viaggio del miliardario nello Stato ebraico, nel corso del quale il patron di Tesla e SpaceX ha incontrato i vertici politici di Tel Aviv e i parenti di cittadini israeliani rapiti proprio dall’organizzazione islamista palestinese il 7 ottobre. Lo ha detto un alto funzionario di Hamas, Osama Hamdan, durante una conferenza stampa a Beirut. La risposta di Musk, seppur indiretta, non si è fatta attendere. «Sembra un po’ pericoloso in questo momento lì, ma credo che una Gaza prospera a lungo termine sia positiva per tutte le parti», ha twittato il magnate replicando a un utente di X.

In Israele Musk ha visitato il kibbutz di Kfar Aza insieme con Netanyahu

La definizione «un po’ pericoloso» è stata giudicata riduttiva dai molti utenti di X, che si sono scagliati contro Musk nelle risposte al suo post. Accusato di aver promosso posizioni antisemite sulla sua piattaforma social, il miliardario era volato in Israele per un incontro con il premier Benyamin Netanyahu e il presidente Isaac Herzog, in quello che è sembrato un tentativo evidente di placare le polemiche. Accompagnato dal primo ministro israeliano, il proprietario di X ha visitato il kibbutz Kfar Aza, uno dei più colpiti dai raid di Hamas.

Hamas ha invitato Elon Musk a visitare Gaza. Il magnate su X: «Sembra un po' pericoloso in questo momento lì».
Musk insieme con Netanyahu nel kibbutz Krar Aza (Getty Images).

Il magnate ha dichiarato che è necessario «deradicalizzare» i territori palestinesi

Nel corso della visita di Musk nello Stato ebraico, Tel Aviv ha firmato un accordo in base al quale «le unità satellitari Starlink potranno essere utilizzate in Israele solo con l’approvazione del ministero israeliano delle Comunicazioni, compresa la Striscia di Gaza», come ha spiegato appunto il ministro Shlomo Karhi. Durante l’incontro con Netanyahu, Musk si è impegnato a fare «tutto il necessario per fermare la diffusione dell’odio» su X e a fermare sulla piattaforma social «la propaganda che convince le persone a commettere omicidi». Impegnandosi a dare una mano nella ricostruzione di Gaza dopo la guerra, il miliardario ha aggiunto che per porre fine alle violenze nella regione è necessario «deradicalizzare» i territori palestinesi.

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