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Guerra in Ucraina, Lavrov: «Pronti a negoziare, ma nessun cessate il fuoco»
La Russia è pronta per i negoziati sull’Ucraina, ma non prenderà in considerazione proposte di cessate il fuoco. Lo ha detto Sergei Lavrov, in una conferenza stampa dopo il suo intervento all’Assemblea generale delle Nazioni Unite: «Ci avevamo pensato una volta, ma ci avete ingannato». Il ministro degli Esteri di Mosca ha poi puntato il dito contro Washington: «Possiamo metterla come vogliamo, ma gli Stati Uniti sono direttamente in guerra con noi».
«L’Occidente sta cercando di risolvere con proprie regole conflitti in altre zone»
La ‘formula di pace’, elaborata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky per la risoluzione della crisi in corso, ha aggiunto Lavrov, è «assolutamente irrealizzabile e tutti lo sanno». Colpa anche degli Usa, «effettivamente impegnati nelle ostilità, usando gli ucraini», ha detto il ministro russo, affermando poi che sono molti i Paesi coinvolti nel conflitto contro la Russia, tra cui il Regno Unito. «L’Occidente sta cercando di risolvere con proprie regole conflitti in altre zone, ad esempio in Medio Oriente. I palestinesi stanno aspettando da anni ciò che gli è stato promesso, ma gli americani stanno monopolizzando processo di mediazione. Chiedo a tutti i Paesi responsabili di fare in modo che ci siano le condizioni per questo negoziato. Gli Stati della Lega Araba stanno tornando alle trattative e di questo siamo molto felici».
«Chiediamo la cessazione delle sanzioni e dell’embargo economico disumano»
«Chiediamo la cessazione delle sanzioni e dell’embargo economico disumano», ha proseguito Lavrov, allargando la richiesta anche per Cuba. Accusando l’Occidente di costruire «un impero di bugie», il ministro degli Esteri di Mosca ha poi detto che la Russia «non ruba i bambini» all’Ucraina: «I loro parenti possono venire a prenderli quando vogliono, nessuno li ferma». Così sul grano di Kyiv: «La Commissione europea potrebbe acquistare quello in eccesso dall’Ucraina e inviarlo in Africa».