Gruppo Multiversity: Luciano Violante è il nuovo presidente

Luciano Violante, professore di diritto e procedura penale, ex magistrato, presidente della Camera nella XIII legislatura e presidente della commissione parlamentare antimafia nella XI legislatura, è stato nominato, dall’assemblea dei soci di Multiversity, nuovo presidente del gruppo pioniere in Italia nel settore della Digital Education. Durante la stessa riunione, Fabio Vaccarono è stato confermato quale amministratore delegato oltre che presidente e amministratore delegato degli Atenei digitali e delle società controllate del Gruppo.

Le altre nomine del Consiglio

Il Cda ha inoltre nominato l’Advisory board, composto da: Maria Chiara Carrozza, presidente CNR,  già ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; Pierluigi Ciocca, economista, accademico dei Lincei; Marta Dassù, ex viceministro degli Affari esteri, membro comitato esecutivo Aspen unstitute, direttrice di Aspenia, componente del comitato scientifico Luiss; Gianni De Gennaro, presidente Centro studi americani; Luciano Floridi, Founding director del Center for digital ethics dell’università di Yale; Lucia Lucchini, esperta in protezione dati ed etica del digitale; Monica Maggioni, giornalista, responsabile direzione editoriale per l’offerta informativa in Rai, ex direttore TG1 Rai; Alessandro Pajno, presidente emerito del consiglio di Stato; Corrado Petrocelli, magnifico Rettore dell’università di San Marino; Giovanni Salvi, già procuratore generale della corte di Cassazione; Stefano Scarpetta, direttore per l’Occupazione, il Lavoro e gli Affari Sociali dell’OCSE (Parigi); Ersilia Vaudo, Astrofisica, Esa (Parigi).

«Una società in continua trasformazione»

«Assumo con orgoglio la presidenza del gruppo Multiversity» ha commentato in una nota il neoeletto presidente Luciano Violante. «La rivoluzione digitale ha mutato profondamente il mondo dell’istruzione, portando modalità di apprendimento nuove e più flessibili. Sono convinto che in una società in continua trasformazione come quella odierna, se vogliamo costruire un sistema educativo inclusivo e una maggiore coesione sociale, è fondamentale coniugare le giuste esigenze di formazione con le nuove tecnologie digitali e i relativi modelli di insegnamento. Un Advisory board come quello nominato oggi, che raccoglie alcune delle voci più autorevoli del Paese, può dare ulteriore qualità e impulso alla formazione dei nostri studenti, un vero e proprio asset indispensabile allo sviluppo di una società equa e al passo con i tempi».

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