Archivio
- Luglio 2025 (27)
- Giugno 2025 (24)
- Maggio 2025 (9)
- Aprile 2025 (112)
- Agosto 2024 (1)
- Dicembre 2023 (73)
- Novembre 2023 (1333)
- Ottobre 2023 (1631)
- Settembre 2023 (1468)
- Agosto 2023 (1417)
- Luglio 2023 (1389)
- Giugno 2023 (441)
- Maggio 2020 (30)
- Marzo 2020 (65)
- Gennaio 2018 (10)
Gravina risponde a Mancini: «Aveva fiducia totale, dopo la Macedonia ci ho messo la faccia»
Il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina in un’intervista sulle colonne del Corriere della Sera è tornato a parlare della rottura con Roberto Mancini, ormai ex commissario tecnico della Nazionale. A specifica domanda sulle dichiarazioni di Mancini subito dopo la decisione di rassegnare le dimissioni, Gravina ha risposto: «Abbiamo lavorato insieme cinque anni, impegnandoci reciprocamente per un progetto straordinario. Ho aspettato a parlare di questa storia, volevo sedimentare e riflettere. Volevo soprattutto risolvere la questione allenatore: ho dato priorità alla maglia azzurra e all’interesse nazionale e non ai personalismi. Però, adesso, posso dirlo con sincerità: sono amareggiato. Ci sono rimasto male. Non porto rancore, ma i tempi di questo divorzio mi lasciano perplesso». Poi Gravina ha aggiunto: «Roberto non mi ha mai detto che voleva andarsene. È stato un fulmine a ciel sereno. Ho sentito parlare di dimissioni per la prima volta dalla moglie, Silvia Fortini, che è il suo avvocato, il giorno prima che arrivasse negli uffici della Federcalcio una pec formale. Considerati i rapporti personali avrei apprezzato di più se Mancini mi avesse espresso la sua volontà guardandomi negli occhi».
Gravina: «Staff rivoluzionato? Via solo Evani. Lui coordinatore dell’Under 21 e Under 20»
Sono stati diversi gli argomenti chiacchierati nelle ore successive alla comunicazione del commissario tecnico. C’è chi ha sostenuto che la decisione dell’ex allenatore di Inter e Lazio sia derivata dall’eccessiva ingerenza della Federazione nella scelta dello staff. Lo stesso Mancini aveva poi detto di sentire che la fiducia in lui era venuta a mancare. Ipotesi che Gravina ha smentito categoricamente. Rispetto alla fiducia, il presidente federale ha commentato: «La mia era totale e l’ho dimostrata con i comportamenti. A Palermo, dopo la sconfitta con la Macedonia che ci è costata il Mondiale in Qatar, sono andato in conferenza con lui. Ho messo la mia faccia per difendere la sua. Se non avessi avuto fiducia lo avrei messo sotto contratto sino al 2026? E lo avrei promosso coordinatore dell’Under 21 e Under 20?». E sullo staff: «Questa poi è grossa. Solo Evani, che non ha accettato un altro ruolo, era uscito. Lombardo e Nuciari, che avevano altri incarichi, sarebbero tornati a Coverciano nei giorni di Nazionale. E abbiamo rafforzato il gruppo con Barzagli e Gagliardi indicati da lui». L’ultimo passaggio sul tema, Gravina lo ha dedicato al rapporto umano: «Non ho mai invaso il campo, mai suggerito un giocatore, mai ho chiesto la formazione. Non meritavo parole così».