Archivio
- Novembre 2024 (39)
- Agosto 2024 (1)
- Dicembre 2023 (73)
- Novembre 2023 (1333)
- Ottobre 2023 (1631)
- Settembre 2023 (1468)
- Agosto 2023 (1417)
- Luglio 2023 (1389)
- Giugno 2023 (441)
- Maggio 2020 (30)
- Marzo 2020 (94)
- Febbraio 2020 (1)
- Gennaio 2018 (10)
Giornata mondiale della gentilezza: cos’è e come si è evoluta
Il 13 novembre è la Giornata mondiale della gentilezza, ricorrenza che dal 2000 viene celebrata anche in Italia. A istituirla, qualche anno prima, nel 1998, è stato il raggruppamento di organizzazioni non governative World kindness movement in occasione di una conferenza internazionale tenutasi a Tokyo. Rispetto, cortesia e atteggiamento benevolo verso il prossimo, sono questi i capisaldi che si cercano di ricordare in questa data affinché ogni anno si possa fare un’analisi sul proprio rapporto con l’amabilità e con la necessità che questa non smetta mai di esistere ed essere il traguardo cui mirare nei rapporti che ogni soggetto ha con il mondo.
I Paesi che aderiscono alla Giornata mondiale della gentilezza
Come detto, il percorso della Giornata mondiale della gentilezza ha avuto inizio nel 1998. Con gli anni sono stati sempre di più i Paesi che hanno deciso di dedicare il 13 novembre a questa ricorrenza. Tra questi, oltre all’Italia, il Canada, l’Australia, la Nigeria, gli Emirati Arabi, Singapore e l’India. Non sono pochi, inoltre, gli Stati che organizzano in questa data delle attività nelle scuole che rimarcano la necessità di essere gentili. Un vero e proprio movimento globale della gentilezza, che ora punterebbe anche a essere riconosciuto dalle Nazioni Unite per aumentare, ancora di più, la propria eco.
In Italia è nato l’Osservatorio della gentilezza
Il Mig, Movimento italiano per la gentilezza, ha inoltre fondato il primo Osservatorio italiano della gentilezza e del comportamento. Si tratta di un organismo indipendente che intende sviluppare dei progetti interdisciplinari che accendano i riflettori sull’importanza sociale, ambientale ed economica della gentilezza, nel fermo convincimento che un Paese gentile è in grado anche di generare maggiore ricchezza. Così Natalia Re, presidente del Mig: «Siamo abituati a pensare alla gentilezza come a un elemento accessorio, un plus relazionale, in realtà dovremmo rivendicarne il diritto. Nel concetto di gentilezza, infatti, risiedono le basi del vivere comune, il rispetto dell’altro, delle differenze e delle leggi dello stato. La gentilezza è lo strumento che ci aiuta a vivere e interagire con il prossimo in maniera virtuosa».