Giorgio Tirabassi: età, moglie, figli e film dell’attore

Giorgio Tirabassi, nato a Roma il 1 febbraio 1960, è un attore e regista italiano. Da sempre divide la sua carriera tra cinema e televisione e nel 2011 ha vinto il Ciak D’oro come miglior attore non protagonista per la sua parte in La pecora nera di Ascanio Celestini.

Giorgio Tirabassi: biografia e carriera

Prima di approdare al cinema, per circa otto anni ha lavorato con la compagnia teatrale di Gigi Proietti. Negli Anni 90 ha partecipato a Verso sera di Francesca Archibugi (1990), con Marcello Mastroianni, seguito da Un’altra vita di Carlo Mazzacurati (1992), Il branco di Marco Risi (1994) e La cena di Ettore Scola (1998). Il successo di Tirabassi è arrivato però nel 2000, a 40 anni, entrando nel cast della popolare fiction Distretto di polizia per sei stagioni. Nel novembre del 2004 l’attore ha interpretato il ruolo di Paolo Borsellino nell’omonimo film per la tv in due puntate diretto Gianluca Maria Tavarelli. Nel 2007 ha recitato anche in Boris interpretando Glauco, un direttore della fotografia.

Giorgio Tirabassi, tra la carriera e la vita privata
Giorgio Tirabassi e Francesca Antonini al Festival del Cinema di Venzia nel 2021 (Getty Images).

Tra gli ultimi film in cui l’attore ha recitato ci sono Nonostante la nebbia, regia di Goran Paskaljevi? (2019), Freaks Out di Gabriele Mainetti (2021), Il pataffio di Francesco Lagi (2022) e Il primo giorno della mia vita, regia di Paolo Genovese (2023). Nel 2019 ha girato il suo primo film da regista, Il grande salto.

Giorgio Tirabassi: la vita privata

Da più di 30 anni Tirabassi è legato a Maria Francesca Antonini. La coppia, sposatasi nel 2012, ha avuto due figli, Filippo e Nina. Molto riservata, ha sempre vissuto la lunga relazione lontano dai riflettori. Così l’attore ha raccontato il suo rapporto con la moglie nel salotto di Caterina Balivo Vieni da me: «L’ho conosciuta perché ballava con una compagnia di danza contemporanea e parallelamente lavorava anche in una galleria d’arte. […] Abbiamo avuto anche la crisi del settimo anno, quella da manuale, dove ci siamo separati per cinque o sei mesi. Tutto difficile, c’era già il primo figlio, poi alla fine ci siamo cercati perché avevamo vissuto un momento critico nella crescita di ognuno. Pensavo che stare con lei era la strada giusta, ho una intesa ancora adesso che è importante».

 

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