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Giorgia Meloni: «Al governo è come stare sull’ottovolante 24 ore su 24»
Giorgia Meloni è stata intervistata dalla redazione del settimanale Chi. Durante la chiacchierata, che sarà pubblicata in edicola il 23 agosto, la premier ha parlato delle proprie vacanze in Puglia, prima di tracciare un bilancio degli ultimi mesi passati al governo. La presidente del Consiglio e leader di Fratelli d’Italia ha ammesso: «È come stare sull’ottovolante 24 ore su 24».
Meloni: «Tenere tutto insieme è difficile»
A quasi un anno dall’insediamento, Giorgia Meloni quindi ha voluto analizzare gli ultimi mesi: «Ogni giorno è una sfida e riuscire a tenere insieme tutto è veramente difficile. A volte ti viene il desiderio di scendere da quell’ottovolante, di fermarti un momento e di tornare alla normalità. Ma è un pensiero che ti lambisce la mente solo per qualche istante e poi svanisce. Perché sai che quello che stai facendo ha uno scopo, un senso più grande». E confida: «Le rinunce sono tante. A volte mi manca la quotidianità, le piccole cose, anche le più semplici. La mia vita è sempre stata una gara contro il tempo, ma ora lo è come mai prima».

La premier tra lo sport e le sigarette
Per scaricare la tensione accumulata, Giorgia Meloni si concede un po’ di sport: «Quando posso scappo in palestra. Prima ci riuscivo molto più spesso e mi dispiace rinunciare, perché per me lo sport è sempre stato una formidabile valvola di sfogo». E la premier ha ammesso anche di non saper eliminare un piccolo vizio: «Purtroppo non sono ancora riuscita a rinunciare alle sigarette: smettere è uno dei miei prossimi obiettivi. Togliere le sigarette e riprendere a correre». Poco prima, invece, il passaggio sulle ferie: «Sono riuscita a ritagliarmi qualche giorno di vacanza. Dovevo riuscirci. Sono più di due anni che non mi fermo e, a un certo punto, la stanchezza eccessiva rischia di farti perdere lucidità e concentrazione».
Il rapporto con la famiglia: «Salti mortali per il tempo con mia figlia»
Immancabili le domande sulla famiglia. Meloni ha raccontato di dover fare «i salti mortali per comprimere al massimo la mia folle agenda e ritagliare più tempo possibile per stare con mia figlia Ginevra». E ha spiegato: «Il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo e non possiamo permetterci il lusso di sprecarlo. Alla fine abbiamo tutti gli stessi problemi: padri e madri costretti troppo a lungo a stare lontano dai figli, che cercano di fare del loro meglio per compensare quell’assenza o per limitarla al massimo. È per questo che tutte le volte che lo ritengo possibile porto con me Ginevra, sia per stare un po’ insieme sia per farle vivere nuove esperienze. Con lei al mio fianco mi sento più forte».
