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Giorgetti avverte: «Con l’aumento dei tassi avremo 14-15 miliardi in meno»
Il ministro dell’Economica Giancarlo Giorgetti è sicuro: «Se i tassi fossero rimasti quelli dell’anno scorso o di due anni fa io avrei avuto 14-15 miliardi in più da mettere ad esempio sulla riduzione fiscale. Non ci sono più». Lo ha dichiarato a margine dell’evento dal titolo Le buone leggi. Semplificare per far ripartire l’Italia. E ha aggiunto: «Per chi è indebitato l’aumento dei tassi di interesse non è un fatto positivo. Noi abbiamo un debito tale per cui lo spread rispetto all’anno scorso dei tassi d’interesse fa sì che una Manovra di bilancio sia stata portata via dalla rendita finanziaria».
Giorgetti attacca la Bce: «Siamo messi tutti male»
Il ministro ha proseguito attaccando la Bce, dopo i rialzi dei tassi di un quarto di punto, al 4,5 per cento, di pochi giorni fa. Giorgetti ha spiegato che in Europa «siamo tutti messi male, è evidente che la politica monetaria restrittiva aveva obiettivo di rallentare la crescita dell’economia e devo dire che lo ha brillantemente raggiunto». E ha sottolineato che riportare l’inflazione al 2 per cento « di là da venire ma che l’economia stia rallentando, molto in Germania e abbastanza purtroppo anche da noi e negli altri paesi, è un dato anch’esso evidente».

Sul patto di stabilità: «Sarà raggiunto a ottobre o dopo Natale»
«A me», ha proseguito, «fa paura la valutazione dei mercati che comprano il nostro debito pubblico e dico ai ministri che rispetto il loro operato ma tutte le mattine ho il problema di vendere il nostro debito pubblico e devo essere accattivante per convincere la gente ad avere fiducia». Poi le parole sul patto di stabilità: «Penso che un accordo si raggiungerà, se non a ottobre dopo Natale. Bisogna capire l’epoca in cui stiamo vivendo e non è più quella del Covid. Però una guerra nel cuore dell’Europa c’è ancora e poi l’energia, l’immigrazione, il grano sono usate come armi per battaglie geopolitiche. Forse chi fa politica, queste situazioni le deve valutare».
L’Ue: «Presto la terza rata del Pnrr»
Intanto una portavoce della Commissione Ue ha annunciato: «Accogliamo con favore l’approvazione odierna da parte del Consiglio delle modifiche mirate alla quarta richiesta di pagamento dell’Italia. Attendiamo ora di ricevere la quarta richiesta di pagamento dell’Italia. La Commissione adotterà presto la decisione finale sull’esborso della terza rata del Pnrr attraverso una procedura di comitatologia. Finora l’Italia ha rispettato il calendario del piano».