Gianni Mura sospeso dall’Ordine dei giornalisti Lombardia, ma è morto 3 anni fa

L’Ordine dei giornalisti ha sospeso un cronista per non aver seguito i corsi di aggiornamento professionale e deontologico negli ultimi tre anni e per non aver aperto una Pec, come da obbligo di legge. Tutto normale, se non fosse che il giornalista preso di mira è Gianni Mura, morto il 21 marzo 2020, scrittore e storica firma di Repubblica. La comunicazione è stata inviata a casa del defunto professionista, tramite raccomandata, da parte dell’Odg Lombardia, con tanto di sollecito a mettersi in regola per non rischiare la radiazione. La moglie, Laura Mura, ne ha parlato ai vecchi colleghi di Repubblica, che hanno raccontato la vicenda sulle pagine del quotidiano.

Lo storico giornalista Gianni Mura è stato sospeso per non aver aperto la Pec, ma è morto nel 2020
Gianni Mura intervistato da Udinese TV (Youtube).

Gianni Mura cancellato dall’Albo

La vicenda si è prontamente risolta con le scuse del presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, Riccardo Sorrentino, e con la cancellazione dall’Albo di Gianni Mura. Su Repubblica è Luigi Bolognini a raccontare la vicenda, partendo da ringraziamenti ironici all’ordine che «ha tenuto in vita tre anni Gianni Mura, purtroppo all’insaputa nostra e dell’interessato». E il giornalista poco dopo rincara la dose: «Gianni è morto il 21 marzo 2020, e neanche uno del quale, leggendo gli articoli, sospettavamo spesso fosse sovrumano, può aprire caselle e-mail e seguire corsi di aggiornamento da morto». Poi insiste: «Sorprende che l’Ordine lombardo ignorasse ufficialmente la morte di uno dei suoi più grandi iscritti»,

Lo storico giornalista Gianni Mura è stato sospeso per non aver aperto la Pec, ma è morto nel 2020
Riccardo Sorrentino, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia (Imagoeconomica).

La lunga carriera di Gianni Mura

Gianni Mura è senza dubbio uno dei più grandi e famosi giornalisti della storia italiana. Nato il 9 ottobre 1945 a Milano, è morto tre anni fa, il 21 marzo 2020, a Senigallia. Nel mezzo, una lunga carriera, iniziata nel 1964 da praticante alla Gazzetta dello Sport, quotidiano per cui ha lavorato per otto anni, diventando corrispondente del Giro d’Italia. L’iscrizione all’Ordine dei giornalisti arriva nel 1967, dopo aver abbandonato gli studi. Da lì un lungo peregrinare prima dell’inizio dei una lunga storia d’amore professionale con Repubblica, partita nel 1976. Nel 2007 ha firmato il suo primo romanzo, Giallo su giallo, che ha lanciato Mura nel mondo della narrativa. Si è spento a 74 anni a causa di un attacco cardiaco.

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