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Gaza, la tregua è finita. Israele: «Accordi violati, riprendiamo a combattere»
Dopo sette giorni di stop ai combattimenti, la tregua nella Striscia di Gaza è stata rotta all’alba con la ripresa degli scontri a fuoco tra Israele e Hamas. «Hamas ha violato la tregua e ha sparato anche in territorio israeliano»: per questo motivo «le Forze di Difesa Israeliane hanno ripreso a combattere contro l’organizzazione terroristica nella Striscia di Gaza», ha dichiarato l’esercito in un comunicato. L’ufficio del Primo Ministro israeliano ha poi reso noto in un comunicato che Hamas «non ha rispettato l’obbligo di rilasciare tutte le donne in ostaggio». Almeno sei persone uccise a Rafah e altre due, minorenni, a Gaza City: queste le prime vittime causate dalla ripresa dei bombardamenti di Israele nella Striscia di Gaza, stando al ministero della Sanità della regione.
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Hamas: «Raid israeliani hanno colpito il sud di Gaza»
Secondo fonti di Hamas, attacchi aerei israeliani hanno colpito il sud di Gaza, compresa la comunità di Abassan, a est della città di Khan Younis. Il ministero della Sanità gestito da Hamas afferma che tre persone sono state uccise in raid aerei israeliani a Rafah, nel sud della Striscia, come riportano i media israeliani. Altri attacchi aerei avrebbero colpito la città di Al-Karara, a nord di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. L’ufficio governativo per le comunicazioni di Gaza, un ente gestito da Hamas, ha accusato «la comunità internazionale di essere responsabile della ripresa della guerra a Gaza».
Israele: «Impegnati a raggiungere 3 obiettivi di guerra»
«Il governo di Israele è impegnato a raggiungere gli obiettivi della guerra: liberare gli ostaggi, eliminare Hamas e garantire che Gaza non possa mai essere una minaccia per la sicurezza degli israeliani»: è quanto si legge in un comunicato diffuso dal governo dell’ufficio del Primo Ministro di Israele, Benjamin Netanyahu. Hamas, accusa il governo secondo quanto riportato dal quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth, «ha violato i termini della tregua e non ha rispettato l’obbligo di rilasciare gli ostaggi e liberare tutte le donne rapite detenute a Gaza».