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Gaza, Israele ha colpito 450 obiettivi tra cui banche usate da Hamas e l’Università islamica
Non si ferma l’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza: nella notte tra martedì 10 ottobre e mercoledì 11 sono stati centrati 450 obiettivi di Hamas e di altre fazioni palestinesi. Daniel Hagari, portavoce militare ha spiegato: «Stiamo andando verso un incremento degli attacchi verso la Striscia. La massima priorità è quella di eliminare i comandanti di Hamas». Solo a Beit Hanoun nel nord della Striscia sono stati 80 gli obiettivi colpiti, comprese due banche usate da Hamas, un tunnel e due centri operativi», ha aggiunto il portavoce. Nella giornata di martedì l’esercito israeliano ha ucciso 18 miliziani palestinesi, «terroristi che non erano riusciti a rientrare a Gaza e che continuavano a nascondersi in posti vicino il confine». Il portavoce ha anche dichiarato che è stato «distrutto il sistema di rilevamento aereo di Hamas». Attaccata anche l’università islamica di Gaza ritenuta «centro di addestramento per operativi militari dell’intelligence e per lo sviluppo della produzione di armi».
Il ministro per la Sicurezza nazionale: «Armi ai civili, si teme una rivolta»
Tensione altissima nei centri vicini alla Striscia. Il ministro della Sicurezza nazionale, l’esponente di estrema destra Itamar Ben Gvir, riferendosi ai disordini che nel maggio 2021 infiammarono città israeliane a popolazione mista ebraica e araba, ha detto di aver dato istruzione al capo della polizia di prepararsi ad affrontare una nuova insurrezione. «Penso che essa sia imminente», ha aggiunto Ben Gvir parlando con i giornalisti a Sderot, una cittadina vicina a Gaza. «Ho dato ordine che da oggi tutti qua possano girare armati»