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Gaia Zorzi: «In discoteca misero la droga nel mio bicchiere»
Una semplice serata in discoteca si sarebbe potuta trasformare in una tragedia. A raccontare la vicenda è Gaia Zorzi, sorella di Tommaso Zorzi, che su Twitter denuncia quanto le è accaduto anni fa a Maastricht, durante gli anni dell’università. «Durante il mio secondo anno di università», scrive sul social, «ero uscita con le mie coinquiline per andare a ballare e stupidamente accettai dei drink da un gruppo di ragazzi che non conoscevo. Era inizio serata (saranno state le 11 di sera) e io da quel momento non mi ricordo nulla. Zero assoluto. A quanto pare ho perso i sensi, è arrivata l’ambulanza fuori dal locale e io mi sono svegliata il giorno dopo alle 13 in ospedale».
Gaia Zorzi: «Trovarono nel mio sangue rohypnol»
Il racconto si inserisce nel dibattito scatenato dalle notizie sul caso La Russa. Molte donne stanno denunciando fatti accaduti in passato, tra chi ha rischiato di subire violenze e chi non ricorda nulla, come successo a Gaia Zorzi. Lei, che non fa riferimenti di cronaca né il nome del figlio del presidente del Senato, prosegue nel suo racconto: «Grazie al cielo quella sera una delle mie coinquiline non ha lasciato mai il mio fianco, mentre l’altra ha continuato a far serata. Rimase pure in ospedale fino alle sei di mattina (quando poi le dissero che probabilmente mi sarei svegliata tardi e le conveniva tornare a casa). Trovarono nel mio sangue rohypnol un sedativo conosciuto come “date drug”. Anni dopo questo locale di Maastricht chiuse dopo che questa cosa successe a più ragazze e si scoprì che erano i baristi a vendere queste sostanze ai ragazzi che frequentavano la discoteca».
Trovarono nel mio sangue rohypnol un sedativo conosciuto come “date drug”. Anni dopo questo locale di Maastricht chiuse dopo che questa cosa successe a più ragazze e si scoprì che erano i baristi a vendere queste sostanze ai ragazzi che frequentavano la discoteca
— Gaia Zorzi (@zorzi_gaia) July 10, 2023
Le reazioni: «Grazie per aver condiviso»
Decine le ragazze che hanno commentato i tweet di Gaia Zorzi. In molte ringraziano «per aver condiviso» la propria esperienza. Tante si ritrovano in quella stessa storia, come una donna che scrive: «Dobbiamo raccontare, anche dopo anni. Dobbiamo, purtroppo, far capire perché a volte ci vogliono giorni per poi avere il coraggio di denunciare». L’episodio raccontato da Gaia Zorzi risale a molto prima della sua apparizione in tv. Nell’edizione del 2020 del GF Vip 5, la giovane è stata contattata dalla produzione per farsi vedere in videochiamata dal fratello Tommaso. L’anno dopo è diventata co-conduttrice del GF Vip Party con Giulia Salemi.