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Fukushima, rilasciate le acque contaminate: inutili le proteste
L’avvio del riversamento dell’acqua contaminata contenuta negli oltre mille serbatoi presenti sul sito della centrale di Fukushima è iniziato alle 13, ora locale, del 24 agosto, quando in Italia erano le 6 del mattino. Lo ha annunciato il gestore dell’impianto, la Tokyo Electric Power (Tepco), confermando il piano spiegato a inizio settimana. Percorso sostenuto dal governo e approvato dalla Agenzia nazionale dell’energia atomica (Aiea). Nonostante le proteste dei Paesi vicini, in primis la Cina, e delle associazioni degli ambientalisti.
Acqua rilasciata a un chilometro dalle coste, Tepco monitorerà il tasso di inquinamento
La Tepco ha diluito il liquido con acqua di mare rispettando i limiti consentiti dalle norme di sicurezza giapponesi, prima di iniziare lo scarico tramite un tunnel sottomarino situato a un chilometro dal sito. Secondo gli accordi presi dal governo nipponico, la società dovrebbe occuparsi di monitorare le sostanze radioattive nelle acque vicine alla centrale nella stessa giornata del 24 agosto, e di diffondere i dati venerdì 25 agosto. A luglio l’Aiea ha stabilito che il piano di scarico è in linea con gli standard globali di sicurezza e avrebbe un impatto «trascurabile» sulle persone e sull’ambiente. Un giudizio che tuttavia non convince la Cina che ha bloccato l’import di prodotti alimentari da 10 prefetture in Giappone e ha introdotto test di radiazioni su larga scala per i prodotti ittici nipponici. A luglio i due governi erano arrivati ai ferri corti, l’ambasciatore cinese a Tokyo aveva commentato la decisione di sversare l’acqua in mare così: «L’oceano non è la fogna privata del Giappone».
Seul: «Rispettiamo Aiea, ma rispettiamo le preoccupazioni dei cittadini»
Il governo sudcoreano ha dichiarato di rispettare l’esito della revisione dell’Aiea basata sulle analisi del piano giapponese, ma dovrà considerare le preoccupazioni persistenti tra la popolazione. L’Agenzia per la pesca del Giappone ha riferito che monitorerà i livelli di concentrazione di sostanze radioattive nei pesci catturati entro un raggio di 10 chilometri dalla centrale, e la pubblicazione dei primi risultati è attesa sul sito web dell’agenzia non prima di sabato 26 agosto.
La Cina: «Egoista e irresponsabile il rilascio delle acque»
La Cina è tornata a criticare con durezza il Giappone dopo l’avvio delle operazioni di rilascio nell’oceano delle acque trattate della disastrata centrale nucleare di Fukushima, definendo la mossa «estremamente egoista e irresponsabile». Lo si legge in una nota del ministero degli Esteri. Nonostante le critiche e l’opposizione della comunità internazionale, «il governo nipponico ha avviato unilateralmente lo scarico di acqua contaminata: la Cina vi si oppone e lo condanna con forza», si legge nella nota, secondo cui Pechino ha «intrapreso iniziative serie contro il Giappone chiedendo di porre fine agli abusi». L’operazione è «una questione importante per la sicurezza» e il suo impatto va oltre i confini del Sol Levante, di cui «non è affatto una questione privata». Da quando è iniziato l’uso dell’energia nucleare per scopi pacifici, «non ci sono stati né precedenti né standard universalmente riconosciuti per lo scarico di acqua contaminata» in mare.