Frontex: nel 2023 raddoppiati gli arrivi irregolari nel Mediterraneo centrale

Il numero di rilevamenti di attraversamenti irregolari alle frontiere esterne dell’Ue è aumentato di un quinto (+18 per cento) nei primi otto mesi del 2023, superando le 232 mila unità: si tratta del totale più alto nel periodo gennaio-agosto dal 2016. L’aumento è stato determinato principalmente dal numero di arrivi attraverso il Mediterraneo centrale. Il numero di attraversamenti irregolari su questa rotta ( 114.562) è quasi raddoppiato (+96 per cento) rispetto ai primi otto mesi del 2022. Lo rende noto Frontex, Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, sottolineando come la pressione da Tunisia e Libia «potrebbe persistere nei prossimi mesi con i trafficanti che offrono prezzi più bassi per i migranti in un contesto di feroce concorrenza tra i gruppi criminali».

Frontex: nel 2023 raddoppiati gli arrivi irregolari nel Mediterraneo centrale. E la pressione da Tunisia e Libia «potrebbe persistere».
Migranti soccorsi al largo di Lampedusa (Imagoeconomica).

Su tutte le altre rotte migratorie gli arrivi sono diminuiti

L’allarme era stato già lanciato, in giorni particolarmente complicati per Lampedusa, dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, secondo cui «la situazione potrebbe anche peggiorare». Gli arrivi sulla maggior parte delle altre rotte migratorie nel 2023 hanno registrato un calo, che va dal 5 per cento sulla rotta dell’Africa occidentale al 19 per cento su quella dei Balcani occidentali. Ma dal Mediterraneo centrale gli arrivi sono praticamente raddoppiati. Nel solo mese di agosto sono stati registrati oltre 25 mila arrivi: Costa d’Avorio, Egitto e Guinea le principali nazioni di partenza dei migranti.

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