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Fratelli d’Italia e la proposta di celebrare la fondazione di Latina
Identità, identità e ancora identità. Da sempre questo mantra detta la linea a Fratelli d’Italia. Potrebbe dunque essere stato questo impulso identitario a spingere il senatore di FdI, Nicola Calandrini, a presentare a Palazzo Madama un disegno di legge per celebrare i 100 anni dalla fondazione di Latina (da festeggiare tra nove anni), già Littoria.
Si propone uno stanziamento di 1 milione di euro in otto anni più 200 mila euro per la Fondazione Latina 2032
«La genesi e lo sviluppo della città e del territorio di Latina hanno caratterizzato un brano significativo della storia italiana del 900: le bonifiche, l’architettura razionalista e l’incontro tra le genti. Littoria, ora Latina, venne inaugurata il 18 dicembre 1932. La prima delle ‘città nuove’ italiane disegnate e realizzate negli Anni 30 del XX secolo, in cui era vivo il dibattito in Europa su come organizzare il territorio in funzione dello sviluppo economico e sociale, in cui si teorizzava e si sperimentava l’urbanistica moderna», si legge nella presentazione del disegno di legge che punta a stanziare un contributo annuale di un milione di euro dal 2024 al 2032 a cui aggiungerne 200 mila euro per la Fondazione Latina 2032.
Calandrini “dimentica” di citare Benito Mussolini
Nella relazione non si spiega in realtà perché la celebrazione della fondazione di Littoria-Latina debba essere regolata da una legge nazionale. Ci si limita a sottolineare che «in questi 90 anni di vita la città ha attraversato tutte le tappe che in genere una comunità percorre attraverso centinaia di anni: dalla creazione di un primo tessuto economico e civile, all’affermazione dei settori produttivi e alla conseguente espansione, alla stabilizzazione dei processi, al passaggio a un’economia dei servizi, fino al rallentamento e alla stasi attuale». Caratteristiche, va detto, che valgono per molte altre città italiane. Inoltre né in questa legislatura né nelle due precedenti si erano mai registrate iniziative simili per celebrare la fondazione di una città. Di più, nella relazione non si cita nemmeno Benito Mussolini che inaugurò Littoria-Latina il 18 dicembre 1932, non senza qualche iniziale perplessità, nell’ambito del piano di bonifiche dell’Agro pontino. Come fece con molti altri centri, da Carbonia e Arborea in Sardegna, fino a Sabaudia.
Alla conferenza di presentazione era presente anche Durigon che nel 2021 propose di intitolare il parco comunale ad Arnaldo Mussolini
«La nuova filiera di governo – governo nazionale, regionale e comunale – può dare nuove importanti opportunità alla città e sarebbe stato illogico non sfruttare questo percorso», ha spiegato Calandrini in una conferenza stampa organizzata nei giorni scorsi per presentare il ddl. Alla conferenza era presente anche il sottosegretario al Lavoro, il leghista Claudio Durigon, come Calandrini originario proprio di Latina. Nell’estate 2021, Durigon durante un comizio elettorale aveva proposto di revocare l’intitolazione del parco comunale a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino per intitolarlo come in passato ad Arnaldo Mussolini, il fratello minore di Benito. Un’uscita che innescò una feroce polemica che spinse il leghista a dimettersi da sottosegretario all’Economia. Ora però il quadro è cambiato. E la «filiera», come la chiama Calandrini, è tutta di centrodestra. Un’occasione troppo ghiotta per farsela sfuggire.