Fratelli d’Italia e il dress code alla Camera: chiesto un abbigliamento formale

Il deputato Salvatore Caiata, di Fratelli d’Italia, ha presentato un ordine del giorno all’ufficio di presidenza durante l’esame del bilancio interno di Montecitorio. Nel documento chiede che l’abbigliamento dei deputati alla Camera sia equiparato a quello indicato per i senatori. Per il deputato meloniano serve un dress-code, con vestiti formali e uno stile più sobrio. Caiata è specifico nelle sue richieste: obbligo di cravatta per gli uomini e stop agli abiti succinti per le donne.

Caiata chiede che vengano vietate le sneakers

Ma c’è anche un’altra richiesta, che invece vale tanto per gli uomini quanto per le donne. Caiata punta a vietare del tutto l’ingresso con le sneakers, sia nel Transatlantico sia nell’aula di Montecitorio. L’ufficio di presidenza, organo di autodisciplina della Camera, ha risposto al deputato con una riformulazione dell’ordine del giorno. I questori hanno chiesto riferimenti più generici a un abbigliamento senza accessi. Il dibattito resta aperto, ma ad oggi non vige alcun dress code. L’unica richiesta è per gli uomini: devono indossare la giacca.

FdI vuole un dress code alla Camera con obbligo di cravatta e secco no agli abiti succinti e alle sneakers
Il deputato Salvatore Caiata di Fratelli d’Italia (Imagoeconomica).

Nel maggio 2022 allontana una giornalista

Si torna a parlare del tema a oltre un anno di distanza da quando, nel maggio 2022, una giornalista del quotidiano Domani è stata allontanata dalla tribuna stampa di Montecitorio proprio a causa del suo abbigliamento. Una assistente parlamentare ha giudicato il suo vestito inappropriato, tanto da richiedere l’intervento e l’espulsione. Poi le scuse, arrivate dall’allora presidente della Camera Maria Elena Spadoni (M5s): «È stato fatto un errore. La Camera ha fatto già pervenire le sue scuse alla giornalista e a queste scuse si aggiungono anche le mie. Si sa che la Camera ha un regolamento che impone ai colleghi di indossare una giacca. Ma non permettere a una giornalista di assistere alla seduta la trovo una cosa inopportuna. Ripeto: rinnovo le scuse della Camera alla giornalista».

Powered by WordPress and MasterTemplate