Francia, quinta notte di proteste con 719 arresti

Sono ormai giunte a cinque le notti di caos in Francia, tra incidenti, scontri e incendi, che non accennano a placarsi. Solo nelle ultime ore sono stati ben 719 gli arresti, come riportato dal quotidiano Le Monde. Dopo che la casa del sindaco di Haÿ-les-Roses, in Val-de-Marne, è stata attaccata con un’auto ariete, il primo cittadino ha denunciato quello che ha definito come un tentato omicidio. Disordini a Marsiglia, Nizza, Strasburgo, mentre a Parigi la situazione nella notte è rimasta sotto controllo. Le proteste si sono estese anche in Svizzera dove, nel centro di Losanna, sono stati presi di mira e saccheggiati diversi negozi.

In Francia non si placano le proteste scoppiate dopo la morte del giovane Nohel M. avvenuta martedì scorso per mano di un agente di polizia.
Francia, scontri e proteste (Getty Images).

I funerali di Nahel senza polizia

Si sono svolti ieri, sabato 1 luglio, nella moschea di Ibn Badis, i funerali di Nahel M., il 17enne ucciso a Nanterre da un agente di polizia nella giornata di martedì. Vietato l’ingresso ai giornalisti, per una cerimonia funebre celebrata nel più stretto riserbo. Il corpo del giovane, all’interno di una bara bianca, è stato trasportato a spalla dai suoi parenti per poi essere sepolto nel cimitero di Mont-Valérien. Al funerale non erano presenti poliziotti: l’ordine dei presenti è stato gestito da alcuni funzionari del comune, non armati.

Dispiegamento di blindati ed elicotteri a Marsiglia e Lione

Il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin ha annunciato, nella giornata di sabato, che «enormi mezzi» come blindati ed elicotteri sono stati inviati a Marsiglia e Lione per aumentare la sicurezza e l’ordine pubblico, con il dispiegamento dell’unità del Gign, il gruppo di pronto intervento della gendarmeria. Secondo le dichiarazioni del ministro verranno mobilitati, in tutto il paese, circa 45 mila agenti.

 

 

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