Formigoni: fine pena fissato per il 12 novembre, poi la valutazione dei giudici

È fissato per il prossimo 12 novembre il “fine pena” per l’ex presidente della Lombardia Roberto Formigoni. Condannato in via definitiva a 5 anni e 10 mesi per corruzione nell’ambito della vicenda Maugeri-San Raffaele, nell’ottobre 2022 aveva ottenuto l’affidamento in prova ai servizi sociali con lo svolgimento di «attività di volontariato», ossia corsi di lingua italiana per le suore straniere che accudiscono gli anziani all’Istituto Piccolo Cottolengo-Don Orione di Milano. Dopo il “fine pena”, però, passerà ancora qualche settimana: il tribunale di sorveglianza di Milano, infatti, potrà dichiarare l’estinzione effettiva della pena (probabilmente all’inizio del prossimo anno), dopo aver valutato la relazione prevista dell’Ufficio esecuzione penale esterna, che dovrà essere consegnata ai giudici.

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Formigoni dovrà chiedere la riabilitazione per cancellare l’interdizione dai pubblici uffici

Per cancellare, però, le cosiddette pene accessorie, come l‘interdizione dai pubblici uffici (che non permette, ad esempio, una candidatura alle elezioni, prospettiva che il Celeste starebbe valutando per le Europee del 2024), l’ex governatore lombardo dovrà chiedere, poi, ai giudici della sorveglianza la riabilitazione, come fece e ottenne all’epoca Silvio Berlusconi.

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