Filippo Turetta in carcere a Verona: «Qui ho paura». Il libro trovato vicino a Giulia Cecchettin e il giallo della scarpa

Filippo Turetta, l’omicida di Giulia Cecchettin, è in carcere a Verona. Controllato a vista 24 ore su 24, si trova ricoverato nel reparto infermeria di Montorio. «Adesso ho un po’ di paura», ha confidato agli operatori del carcere, come fa sapere Repubblica. Nella mattina di lunedì 27 novembre è in programma il colloquio con il suo nuovo avvocato Giovanni Caruso. Il giorno successivo, invece, si presenterà davanti alla Gip di Venezia Benedetta Vitolo. Poi potrà vedere i genitori. L’indagine mira ancora a contestargli la premeditazione, un’aggravante che gli farebbe rischiare l’ergastolo. Sotto la lente ci sono l’acquisto sul web del nastro isolante con cui ha coperto il cadavere di Giulia, un sopralluogo alcune ore prima dell’omicidio nella zona industriale di Fossò e la successione delle coltellate. Gli inquirenti, intanto, si concentrano su due nuovi elementi emersi dalle indagini. Il primo è il fumetto per bambini “Anche i mostri si lavano i denti!” della veneta Jessica Martinello ritrovato nella conca del lago di Bartis dove stava il cadavere. Il secondo è la mancanza di una scarpa. Infine, c’è anche da capire che fine ha fatto il cellulare di Cecchettin. L’ultima traccia risale alle 22.45 dell’11 novembre, mezz’ora prima della violenta aggressione che subisce da Turetta a centocinquanta passi da casa, testimoniata da un vicino.

Il giallo del libro “Anche i mostri si lavano i denti” e del mocassino

Il libro a colori trovato vicino al cadavere di Cecchettin si chiama “Anche i mostri si lavano i denti”. Lo ha realizzato nel 2020 una disegnatrice di Bassano del Grappa che si chiama Jessica Martinello con la collaborazione di Gregoire Mabire. Il volume è destinato ai bambini di tre anni e insegna a lavarsi i denti. Il ritrovamento è considerato significativo perché Cecchettin dopo la laurea si era iscritta a una scuola di grafica e sognava un futuro da disegnatrice per l’infanzia. L’ultima copia venduta nel centro commerciale in cui sono andati i due ex fidanzati risale al 24 agosto. Una delle tesi è che quel libro glielo avrebbe regalato proprio Turetta. Nel canalone vicino al lago di Barcis l’uomo avrebbe lasciato un’altra ventina di oggetti, tra cui un cardigan e un giubbotto, una gonna e una maglietta. C’è poi un altro giallo che riguarda una scarpa: un mocassino sinistro è stato ritrovato ed è considerato appartenente a Giulia, l’altro no. E, oltre al cellulare, non si trovano il computer in cui c’era la tesi e la borsa.

Powered by WordPress and MasterTemplate