Filippo Turetta, i tempi e le procedure per l’estradizione in Italia dopo l’arresto in Germania

Ci sono dei tempi tecnici per l’estradizione di Filippo Turetta, arrestato in Germania con l’accusa di aver ucciso a coltellate e aver abbandonato il corpo dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, il cui cadavere è stato trovato nei pressi del lago di Barcis. Secondo le prime informazioni, il giovane sarebbe stato fermato mentre era fermo nella corsia di emergenza lungo l’autostrada A9 all’altezza della cittadina di Bud Durremberg. Dopo l’arresto, è stato condotto in un ufficio della polizia tedesca.

La Germania ha fino a 60 giorni di tempo per decidere 

Nelle prossime ore il ragazzo dovrà comparire davanti a un giudice per la procedura di validazione del mandato di arresto europeo che pendeva su di lui, emesso dalla procura di Venezia dopo la conferma della sua fuga oltreconfine – la sua auto mercoledì era stata registrata in Austria. Turetta ha diritto ad avere un legale, un interprete e il gratuito patrocinio. Dopodiché la Germania avrà fino a 60 giorni di tempo per adottare la decisione finale sull’esecuzione del Mae. I giorni si riducono a 10 se il giovane acconsente alla consegna. Una volta deciso, il ricercato dovrà essere consegnato il più rapidamente possibile a una data convenuta tra le autorità incaricate (al massimo entro 10 giorni dalla decisione relativa all’esecuzione del mandato d’arresto).

Gli agenti andranno a prenderlo oltreconfine e lo porteranno in Italia con volo diretto a Fiumicino

La consegna avverrà attraverso lo Scip, il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia che opera presso la Direzione centrale della Polizia criminale. Gli agenti andranno in Germania a prendere il giovane e lo porteranno in Italia, in genere con un volo diretto a Fiumicino dove sarà eseguito l’ordine di custodia cautelare in carcere con l’accusa di omicidio (a cui potrebbero aggiungersi le aggravanti della premeditazione e della crudeltà).

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