Archivio
- Novembre 2024 (39)
- Agosto 2024 (1)
- Dicembre 2023 (73)
- Novembre 2023 (1333)
- Ottobre 2023 (1631)
- Settembre 2023 (1468)
- Agosto 2023 (1417)
- Luglio 2023 (1389)
- Giugno 2023 (441)
- Maggio 2020 (30)
- Marzo 2020 (94)
- Febbraio 2020 (1)
- Gennaio 2018 (10)
Femminicidio Sofia Castelli: Atqaoui nascosto nell’armadio fino all’alba
Zakaria Atqaoui, durante l’interrogatorio di garanzia tenutosi martedì primo agosto nel carcere di Monza, in cui ha confermato alla gip Elena Sechi l’omicidio, già confessato ai carabinieri di Sesto San Giovanni e alla pm, della ex fidanzata Sofia Castelli, ha dichiarato: «Quando vado a dormire penso a come ho fatto a essere stato in grado uccidere». Come riportato da Adnkronos, Atqaoui, convinto che la ex avesse una nuova relazione, venerdì si è impossessato di un mazzo di chiavi dell’appartamento in cui la 20enne viveva, attendendo il ritorno della giovane fino all’alba, restando nascosto in un armadio.
Cologno Monzese (MI), fiaccolata per Sofia Castelli: diretta video https://t.co/TlPfdrIxMJ
— Local Team (@localteamit) August 2, 2023
L’omicidio e la confessione
Il ragazzo ha atteso che Sofia si addormentasse e, secondo quanto riferito, è andato in cucina a prendere un coltello, rendendosi conto che «non era adatto» per via della punta spezzata e la lama seghettata. A quel punto lo ha riposto nell’armadio ed è tornato in cucina a prenderne un altro. Come riportato dall’agenzia, ha dichiarato: «Mi sono scagliato contro Sofia, ho sferrato il primo colpo al collo e poi altre due volte. Quando ho preso coscienza di ciò che era successo ero zuppo di sangue, fuori dalla stanza. Mi sono tolto i vestiti. Tremavo. Non mi sentivo bene. Sono andato in sala, ho messo dei vestiti, credo che fossero del padre. Ho messo le scarpe di Sofia». Una volta uscito, lasciando la porta di casa aperta, Atqaoui camminando e fumando una o due sigarette, ha «capito di aver commesso un omicidio» ed è andato a confessare tutto alla Polizia locale.