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Fedez: «Ho perso metà del mio sangue, sono stato moribondo»
In un’intervista concessa al Corriere della Sera, Fedez ha raccontato i giorni trascorsi al Fatebenefratelli di Milano dove è rimasto ricoverato per oltre una settimana per due ulcere. Dai dolori alla diagnosi fino alle terapie, il cantante ha parlato a cuore aperto del suo stato di salute senza tralasciare l’aspetto psicologico.
Lo svenimento, la corsa in ospedale e la diagnosi
«Sono convalescente, ho perso la metà del sangue che avevo in corpo», ha confessato ad Aldo Cazzullo. La cosa più assurda, ha continuato, «è che quel mattino avevo un volo transoceanico. Se non mi fossi accorto di quanto stava accadendo sarei stato male sull’oceano, su un aereo diretto a Los Angeles, e non so come sarebbe finita». I primi segnali del malore sono arrivati da un calo di pressione che l’ha fatto svenire. Ha dunque chiamato il 112 che l’ha portato al Pronto Soccorso, dove si è reso conto di avere la melena (ndr. presenza di sangue nelle feci). «Avevo l’emocromo a 7 anziché a 14, così sono intervenuti d’urgenza per fermare l’emorragia. Ho dovuto anche fare due trasfusioni». Dopo qualche giorno un altro sanguinamento, un’emorragia ischemica sempre allo stomaco. «Così hanno dovuto riaddormentarmi, e intervenire nuovamente».
«Ho avuto altri problemi, sia fisici che psicologici»
Come già anticipato dal chirurgo che a marzo 2022 l’ha operato di tumore al pancreas, è probabile che questi episodi siano correlati all’operazione subita. Anche se, ha rivelato Fedez, «ho avuto altri problemi di salute quest’estate, dal fuoco di Sant’Antonio a forti gastriti da stress, tanto da aver perso molti chili negli ultimi mesi». «Il fatto di essere ricchi», ha continuato, «non ce ne rende immuni e aver avuto una diagnosi di tumore al pancreas a 33 anni è la ragione preponderante di questa condizione». Che gli ha causato anche seri problemi di salute mentale che sta tuttora affrontando: «Ho attraversato una depressione acuta, sfociata in attacco ipomaniacale, e mi ha aiutato tantissimo ascoltare le esperienze altrui». Per curarsi ha iniziato ad assumere psicofarmaci, poi altri medicinali per curarne gli effetti collaterali, fino ad arrivare a un punto in cui «balbettavo, tremavo, non riuscivo più a pensare lucidamente e ho dovuto interrompere tutte le cure». Col risultato che lo stato depressivo si è acuito. Per stare meglio ha provato anche le stimolazioni transcraniche, scosse elettromagnetiche al cervello.
«A Belve volevo parlare di salute mentale»
E proprio per parlare di salute mentale aveva accettato di partecipare a Belve di Francesca Fagnani, «perché volevo rivolgermi ai giovani e a chi si sente incompreso». Poi la notizia dell’annullamento dell’ospitata da parte della Rai, con un comunicato «che ho trovato sinceramente spiacevole perché ero in ospedale, letteralmente moribondo, e non avevo alcuna possibilità di replicare». Ha quindi ribadito la sua disponibilità a un’intervista nel programma, anche gratuitamente.