Emergenza a Lampedusa, momenti di tensione tra migranti e agenti

Momenti di tensione al porto di Lampedusa, dove agenti della Guardia di finanza fin dalla sera di mercoledì 13 settembre hanno provato a contenere centinaia di migranti che hanno chiesto di lasciare il molo. Disordini che arrivano dopo i numeri record registrati nel corso dell’intera giornata. Gli agenti hanno effettuato anche una carica di alleggerimento sui migranti che tentavano di sfondare il cordone. Caos e disordine si sono verificati anche all’hotspot dell’isola, dove ci sono 6.762 migranti. Nell’esatto momento in cui la Croce Rossa ha aperto le linee per la distruzione del cibo, centinaia di persone si sono accalcate per arrivare prima ai sacchetti contenenti il cibo e la bottiglietta d’acqua temendo non fossero sufficienti. La polizia ha bloccato volontari e operatori della Croce Rossa per evitare che la situazione degenerasse, mettendoli in sicurezza. Subito dopo avere spiegato che c’era da mangiare per tutti, la distribuzione dei pasti è tornata regolare e senza alcun disordine.

Meloni: «Sono state ricollocate pochissime persone in questi mesi»

Sul difficile momento che sta attraversando l’isola è intervenuta la premier Giorgia Meloni, spiegando che «la questione dei ricollocamenti è secondaria, sono state ricollocate pochissime persone in questi mesi, è una coperta di Linus, la questione non è come scarichiamo il problema, è fermare gli arrivi in Italia, non vedo ancora risposte concrete». Meloni nel corso di Cinque minuti, in onda mercoledì sera su Rai1 ha risposto a una domanda a proposito della decisione della Germania di interrompere il processo di accoglienza dei migranti dall’Italia. Un portavoce tedesco ha chiarito che la decisione potrebbe essere ridiscussa se si tornasse agli accordi di Dublino, in cui però l’Italia dovrebbe riaccogliere alcuni migranti dopo il loro sbarco e la fuga in altri Paesi. Don Carmelo Rizzo, parroco dell’isola, è intervenuto rilasciando un’intervista al portale Stranierinitalia.it. Il parrocchiano ha descritto così la situazione: «Tragica, drammatica, apocalittica. A Lampedusa non si smaltisce nemmeno la spazzatura, l’acqua per l’isola arriva dalla terraferma. La Croce Rossa ha scorte, ma se arrivano in 3.400 al giorno, tra di loro litigano anche per l’acqua. Siamo tutti in allerta e anche il vescovo è costernato».

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